Traffico di droga, chiesto il processo per il consigliere regionale Satta (Uds)

Rinvio a giudizio per il consigliere regionale Giovanni Satta (Uds) e condanne complessive per oltre 100 anni di carcere – con pene che vanno da un anno e due mesi ai 18 anni e otto mesi – per altri 15 imputati che hanno scelto il rito abbreviato: si è conclusa così la requisitoria del pubblico ministero Rossana Allieri al processo nei confronti dei componenti di una presunta organizzazione criminale dedita al traffico e allo spaccio di droga fra Sardegna, Olanda ed Albania.

Satta, attraverso il suo avvocato, non ha chiesto riti alternativi: in caso di rinvio a giudizio, dunque, andrà a dibattimento e verrà processato con rito ordinario. Oltre all’ex sindaco di Buddusò, altri cinque imputati – accusati a vario titolo di reati che vanno dall’associazione per delinquere al traffico di stupefacenti – non hanno chiesto riti alternativi, mentre altri due stanno accordandosi per un patteggiamento. Questa mattina, nell’aula bunker della Corte d’Assise di Cagliari, prestata per ragioni di spazio e sicurezza al Gup Lucia Perra, il pm Allieri ha parlato per quasi cinque ore. Il 6 aprile dello scorso anno erano state 23 le persone individuate dagli inquirenti in un maxi blitz nel nord Sardegna: si tratta di italiani, albanesi e romeni.

L’indagine, che aveva preso avvio nell’estate del 2013, aveva portato al sequestro di 18 chili di cocaina, 4 kg di eroina ed un kg di marijuana, per un valore, se immessi sul mercato, di circa due milioni di euro. L’organizzazione – secondo l’accusa – garantiva l’approvvigionamento di stupefacenti, soprattutto cocaina ed eroina, nelle zone di Olbia, prevalentemente nel periodo invernale, e della Costa Smeralda nel periodo estivo. Il 19 giugno inizieranno le arringhe dei difensori impegnati nel processo in abbreviato che dovrebbero protrarsi per varie udienze, solo alla fine verrà pronunciata la sentenza e si saprà se Giovanni Satta verrà rinviato a giudizio.

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