Traffico di droga, blitz dei carabinieri: sei arresti a Santa Teresa Gallura

Pagamenti anticipati, tramite carte prepagate e postepay, ordinazioni telefoniche, consegne e trasporti solo in modiche quantità. È il sistema escogitato dall’organizzazione dedita allo spaccio di marijuana smantellata dai carabinieri della stazione di Santa Teresa Gallura col supporto della compagnia di Tempio e l’ausilio di Olbia, di Porto Torres e dei cacciatori di Sardegna di Abbasanta. Al termine di un’operazione nominata “Ricaricard“, oggi i militari hanno eseguito i sei arresti disposti dal gip di Tempio su richiesta della Procura gallurese. I quattro che nella struttura con una rigida organizzazione gerarchica stavano all’apice dell’organizzazione sono stati trasferiti nel carcere di Nuchis, gli altri due sono ai domiciliari. Sono accusati a vario titolo e in concorso di detenzione e spaccio di stupefacenti. Sono tutti residenti a Santa Teresa Gallura e hanno un’età compresa tra i 44 e i 57 anni. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati dalla comandante della compagnia di Tempio, Ilaria Campeggio, dal comandante della stazione di Santa Teresa Gallura, Daniele Antonucci, e dall’appuntato scelto Stefano Marangoni.

Secondo quanto emerso dalle indagini, fatte attraverso il ricorso a sofisticati sistemi tecnologici, ma anche tramite appostamenti, pedinamenti, video e foto, il capo vendeva grossi quantitativi al suo braccio destro a un costo di 5 euro al grammo. Sul mercato la marijuana veniva spacciata al doppio dopo essere passata dal numero due dell’organizzazione agli altri, incensurati e insospettabili, che si occupavano dello smercio in modiche quantità, così da destare meno attenzioni possibili e rendere più difficile la possibilità di risalire a un’organizzazione alle spalle. I pusher si muovevano a piedi o in bicicletta e consegnavano la droga in pieno giorno, in luoghi pubblici, alla luce del sole. Con i clienti usavano un linguaggio criptico. “Ciao, domani è il compleanno di…”, diceva un cliente. “Ah sì? E quanti anni fa?”, chiedeva lo spacciatore. “Trenta”, rispondeva la persona per indicare il quantitativo in euro. Nell’ambito delle investigazioni sono stati sequestrati tre chili di marijuana. Oggi i carabinieri hanno sequestrato anche nove piante già pronte per la “raccolta”, un bilancino di precisione e altro materiale utile al confezionamento e allo spaccio. Le indagini proseguono. Si lavora per cercare di capire da dove arrivasse la merce utilizzata per coprire il mercato cittadino.

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