La carenza di magistrati e di personale amministrativo nel Tribunale di Tempio hanno scatenato la protesta degli avvocati che da oggi hanno proclamando lo sciopero a oltranza. Si tratta di una carenza che, secondo l’ordine degli avvocati, ha dato vita a 22mila cause pendenti e regalato al Foro di Tempio il primato dell’80 per cento di estinzioni e prescrizioni dei provvedimenti civili.
Duro l’attacco del presidente dell’ordine degli avvocati di Tempi, Carlo Selis: “Protestiamo perché nel nostro territorio, di fatto, la giustizia, in cui crediamo e alla quale dedichiamo la nostra vita professionale, è negata. Le piante organiche dei lavoratori giudicanti, requirenti, amministrativi, calibrate su statistiche di popolazione, di cause pendenti e di nuova iscrizione vecchie di un secolo e mezzo, sono comunque ridotte in maniera ormai cronica”,
Sono sei giudici su una pianta organica di undici, coadiuvati da un altrettanto carente numero di pur volenterosi impiegati amministrativi, a gestire attualmente il numero impressionante di 22mila processi pendenti, che aumentano e si accumulano di anno in anno e “i nostri giudici hanno un carico di lavoro che è circa triplo rispetto ai loro colleghi che lavorano negli altri tribunali sardi. Questa situazione, si badi, non è frutto di una congiuntura sfavorevole o di un momento transitorio, ma è la realtà quotidiana che ormai da lustri siamo costretti ad affrontare”, precisa il presidente dell’ordine.