Strage Gallura, segni di lotta nella casa del delitto

Angelo Frigeri, l’operaio di 32 anni arrestato per il triplice omicidio di Tempio Pausania, potrebbe non solo aver ripulito la casa dalle tracce di sangue, ma anche tentato di cancellare i segni di una colluttazione.

Durante i lunghi sopralluoghi, infatti, i carabinieri del Ris e gli specialisti del Reparto operativo del Comando Provinciale di Sassari avrebbero trovato segni, anche se non evidenti, di lotta. Almeno una delle vittime, forse Giovanni Maria Azzena o la moglie Giulia Zanzani, potrebbe aver cercato di difendersi dalla furia degli assassini, oppure potrebbe aver tentato di fuggire. Una fuga impossibile per i due coniugi, colpiti con un corpo contundente – che gli investigatori stanno ancora cercando – e poi strangolati con il filo elettrico che Frigeri, artigiano tuttofare impegnato in alcuni lavoretti in casa degli Azzena, avrebbe fornito ai suoi presunti complici o utilizzato lui stesso per gli omicidi.

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