Anestesisti e rianimatori hanno incrociato le braccia e sono andati a protestare davanti all’assessorato regionale alla Sanità. L’astensione dal lavoro è stata massiccia, nell’Isola ha aderito il 98% dei medici del settore e sono state circa trecento le operazioni di routine che sono saltate per la giornata di protesta. A guidare la protesta il sindacato Aaroi-Emac, che nell’Isola conta più di 350 iscritti. Davanti all’assessorato regionale alla Sanità si sono presentati in massa, con banidere e striscioni, e una delegazione ha incontrato l’assessore Luigi Arru.
“Il contratto è insoddisfacente in tutti i sensi – ha spiegato all’Ansa il presidente regionale e vicepresidente nazionale di Aaroi, Cesare Iesu – la parte economica non è tutto: non siamo d’accordo sulla parte normativa. E chiediamo che la voce dei lavoratori sia sentita”. Tracciato un quadro anche della situazione sarda. “Siamo troppi pochi – denuncia – anche in Sardegna non si fanno assunzioni e c’è chi, per lavorare, è costretto a lasciare l’Italia”.