Scanu, ‘dominus’ da ventidue incarichi. Mappa di ruoli nelle società di famiglia

Ventidue cariche ricoperte, tutte insieme. È la storia imprenditoriale di Alberto Scanu sino alla mattina del 12 ottobre, quando l’imprenditore cagliaritano, classe ’67, è finito in cella a Uta con l’accusa di bancarotta fraudolenta per aver accumulato un passivo da sessanta milioni di euro. La misura cautelare, ma ai domiciliari, è scattata anche per la sorella Laura e due collaboratori, Giovanni Pinna e Valdemiro Giuseppe Peviani, indagati insieme ad altre sette persone. Ovvero: Paolo Zapparoli, Pier Domenico Gallo, Paolo Moro, Caterina Della Mora, Domenico Falchi, Enrico Gaia e Francesco Zurru, ugualmente sotto accusa per aver partecipato, a vario titolo, alla gestione delle società riferibili alla famiglia Scanu. Il campo d’azione è stato soprattutto quello della sanità privata.

Il gip Giampaolo Casula, che il 12 ottobre scorso ha firmato l’ordinanza di carcerazione, ha definito Alberto Scanu “il dominus” di un gioco di scatole cinesi che spostava soldi “da una componente all’altra del gruppo” imprenditoriale, con lo scopo di ledere dolosamente “gli interessi patrimoniale dei creditori”. I quali non potevano più esigere le somme loro dovute. Scanu è infatti accusato, soprattutto insieme alla sorella Laura, “di impoverire” le stesse società, svuotando i conti. Un caso su tutti è dato dai bonifici bancari della Polsan srl, fallita nel 2014, una delle nove su cui la magistratura ha puntato i fari sino a far scattare gli arresti.

La stessa mattina del 12 ottobre, poche ore dopo la decisione del Gip, l’avvocato di Alberto Scanu, Rodolfo Meloni, ha fatto sapere che il suo assistito “si è dimesso dall’incarico di amministratore delegato di Sogaer, la spa che gestisce l’aeroporto di Cagliari, e da tutte le cariche che rivestiva perché intende difendersi liberamente”, ha scritto il legale in una nota. Ma sino a una settimana fa, Scanu era consigliere di amministratore in cinque società; amministratore delegato in due; liquidatore in cinque; amministratore unico in otto; insistore in tre; procuratore speciale in una. E a leggere le sedi legali, si scopre che gli indirizzi si ripetono una volta e un’altra ancora. Disegnando alla fine uno stesso identico perimetro.

Nel dettaglio: l’imprenditore finito in manette era componente del Cda nella Fornaci Scanu spa, sede legale a Guspini; nella Sudcostruzioni srl, registrata in via Scano 44 a Cagliari; nella Sogaer; nella Sardinia green island spa, uffici in via Roma 149, sempre nel capoluogo dell’Isola; nella Sfc (Sistemi formativi Confindustria), società consortile per azioni che fa parte dell’associazione nazionale e ha sede legale a Roma.

Nella stessa Sudcostruzioni Alberto Scanu, sino all’altro giorno, era anche amministratore delegato, un incarico ricoperto prima delle dimissioni anche alla Sogaer, dove è stato sostituito dal presidente Gabor Pinna. Queste, invece, le società in cui Scanu era liquidatore: Imed srl e Imor srl, entrambe registrate in via Millelire 1, ancora a Cagliari; Immobiliare Merello srl, con uffici nell’omonima via di Cagliari al civico 90; Green mining srl, registrata in via Roma 149, sempre nel capoluogo; Billiegymn Italia srl, la cui sede legale è di nuovo in via Roma 149.

Gli otto incarichi da amministratore unico Alberto Scanu li ha ricoperti nelle seguenti società: ‘Compagnia generale finanziaria immobiliare mobiliare (Cogefim)’ srl, registrata in via Scano 40; Scancenter srl, (in fallimento), con uffici a Quartu (dove la famiglia Scanu aveva le cliniche), in viale Marconi 160; Compagnia immobiliare Sardegna srl (in fallimento), sede legale in via XXIX Novembre, sempre a Cagliari; Sardegna immobiliare srl (Sar.Imm), attiva in viale Marconi 160 a Quartu; Centro servizi Monte Arcuentu srl, operativa in via Roma 149; Immobiliare Casa di cura Sant’Elena srl (in fallimento), registrata anche questa in via Roma 149; Sardinia green yachts srl, sede legale in via Roma 149; Sardegna finanziaria di partecipazioni srl, base a Milano in corso Magenta.

Alberto Scanu risulta insistore in due occasioni (cioè incaricato dal titolare alla gestione): nella Società farmaceutica mediterranea srl (in liquidazione) e nella ‘Società finanziaria industrie alimentari Sardegna’ srl, entrambe con sede legale a Quartu in viale Marconi 160. E poi l’incarico da presidente del Cda: Alberto Scanu lo ha ricoperto alla ‘Sardinia green island‘ spa e alla Fgi Sardegna srl, entrambe con uffici a Cagliari in via Roma 149. Infine il ruolo di procuratore speciale alla San Pantaleo srl (in liquidazione), registrata in via Millelire 1, ancora a Cagliari.

Proprio oggi il Gip Casula ha rigettato l’istanza di scarcerazione presentata dal legale difensore di Scanu. Stando a quanto filtra, la richiesta è stata respinta in virtù del fatto che lo stesso giudice per le indagini preliminari non ha potuto acquisire nuovi elementi probatori perché Scanu si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia avvenuto nei giorni scorsi nel carcere di Uta. L’avvocato Meloni ha già presentato un’analoga istanza al tribunale del Riesame che ha fissato l’udienza per il 23 ottobre.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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