Erano al timone di due dei quattro tra barconi e gommoni sui quali viaggiavano gli 854 migranti e i cadaveri di sei donne sbarcati ieri a Cagliari dalla nave Diciotti della Guardia costiera. La Polizia e la Guardia di finanza hanno identificato e arrestato due dei presunti scafisti. Si tratta di Niacu Sabaly, 19 anni, senegalese, e di Ahmed Ben Hammou, di 48, magrebino. Il primo è accusato di morte come conseguenza di altro delitto, in relazione al decesso per schiacciamento delle sei ragazze, e di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Secondo quanto accertato dagli investigatori della Squadra mobile e dai militari del Reparto operativo aeronavale di Cagliari, il senegalese ha governato un gommone con a bordo 171 persone. Questi erano partiti l’11 dicembre scorso da Tripoli ed erano saliti a gruppi di dieci sull’imbarcazione, scortati da libici armati. Le donne erano state sistemate al centro, gli altri a poppa e prua. Durante la traversata il gommone, a causa di un’onda anomala, aveva ondeggiato paurosamente, scaraventando le persone sedute sulla parte esterna verso il centro, schiacciando così le sei donne, poi trovate morte. Solo al momento del soccorso in mare, mentre i profughi venivano trasferiti sulla Diciotti, il personale si è reso conto della presenza dei cadaveri. Il magrebino, invece, avrebbe condotto un’altra delle imbarcazioni soccorse. Ad inchiodarli, come già accaduto in passato, le testimonianze degli altri migranti.