Dalla politica alle associazioni ambientalisti arriva un coro di “No” all’ipotesi di riaprire il carcere dell’Asinara, questa volta per i terroristi islamici. Così in una nota stampa arriva il dissenso di Legambiente Sardegna che parla di “provocazioni”riferendosi alle parole del senatore leghista Calderoli, del presidente della Regione Lombardia Maroni, che hanno ripreso una proposta del Sappe, sindacato autonomo di polizia. “Bisognerebbe informarli – si legge nel comunicato – che la Sardegna e lo Stato negli anni ’90 con il sostegno forte delle comunità locali hanno deciso di chiudere il carcere e istituire, nel 1998, il Parco Nazionale, che sta qualificando le risorse ambientali e naturalistiche dell’isola per farlo diventare tra i più belli del Mediterraneo”.
“Legambiente – ha dichiarato la presidente di Legambiente Sardegna, Annalisa Colombu – respinge con fermezza la proposta assurda di riaprire il carcere ed assicura l’impegno dell’associazione per potenziare il positivo processo di valorizzazione ambientale”.