“Questa Giunta sta ripetendo gli errori del passato”

Il Movimento dei pastori prepara una nuova protesta a Cagliari, programmata dopo p’estate. “Saremo in 10mila”, dice il leader Felice Floris.

Diecimila allevatori pronti a scendere in piazza: arriveranno da tutta l’Isola perché “questa Giunta – tuona il leader del Movimento pastori sardi, Felice Floris – sta ripetendo gli stessi errori del passato”. Quindi la sottolineatura: “Abbiamo chiesto un incontro al presidente Francesco Pigliaru per far valere le nostre ragioni, con la preghiera che al tavolo non sieda anche l’attuale assessore all’Agricoltura, Elisabetta Falchi: con lei non potrà mai esserci un rapporto di fiducia”.

Nel mondo delle campagne, dunque, suona ancora la sveglia della lotta, contro “decenni di politiche fallimentari e una nuova programmazione che sa di vecchio”. Tante volte, negli anni scorsi, il Movimento ha occupato via Roma a Cagliari davanti al palazzo del Consiglio Regionale, e adesso gli allevatori lo faranno di nuovo, forse già dopo l’estate. La memoria non può che andare all’ottobre di quattro anni fa, quando lo stradone davanti al Porto si trasformò in un campo di battaglia: lanci di pietre da parte dei manifestanti, colpi di manganelli e lacrimogeni in risposta dalle forze dell’ordine. La guerriglia lasciò tanti feriti in strada e un attivista che perse un occhio a causa di un lacrimogeno sparato ad altezza d’uomo.

“Quella prossima – sottolinea Floris – sarà la manifestazione più grande e bella: siamo sempre più numerosi, è il segnale che le nostre battaglie sono giuste e sentite”. Così il capo degli allevatori sardi ha ripetuto anche ieri nell’assemblea di Ozieri, alla presenza di quattrocento persone. “Vogliamo – ha chiarito Floris – la sovranità dei pastori nelle campagne, siamo stanchi di vedere che altri prendono decisioni per noi sul nostro lavoro”.

Le questioni che angustiano la pastorizia isolana sono sempre le stesse: lingua blu, peste suina, finanziamenti pensati per rimediare ai disastri ma non per creare economia e innovazione”. Non ultimo, il Piano per lo sviluppo rurale (Psr) con investimenti di un miliardo e trecento milioni di euro per i prossimi sette anni scritto dall’Assessorato all’Agricoltura. Ma, secondo il Movimento, il Prs non avrebbe tenuto conto del punto di vista di chi in campagna ci lavora ogni giorno.

Nei piani alti del palazzo regionale, oltre al Piano di Sviluppo Rurale su cui ora si attende il via libera da Bruxelles, si studiano altre misure per le emergenze della pastorizia sarda: una task force di esperti sulla peste suina, azioni legali contro chi negli anni scorsi ha diffuso i vaccini killer della lingua blu (c’è l’inchiesta aperta dalla Procura di Roma) e una nuova campagna di prevenzione sanitaria questa volta sicura e controllata. L’ultimo atto della Giunta regionale in materia sono i 28 milioni di euro, approvati qualche giorno fa e disponibili da settembre, come indennizzo per chi ha visto le greggi decimate dalla blue tongue.

Se le promesse fatte ai pastori dalla Regione dovessero avverarsi, nel giro di qualche anno vedremo debellata la peste suina, i pascoli ovini rimpinguati di animali sani e le tasche dei pastori confortate dopo anni di magra. Uno degli strumenti fondamentali per la ripresa del mondo pastorale sardo dovrebbe essere proprio l’azione integrata contro la Psa, la peste suina africana che affligge l’isola da quasi quarant’anni. Del “Comitato ristretto di indirizzo” fanno parte gli assessorati all’Agricoltura, all’Ambiente e alla Sanità, guidati rispettivamente da Elisabetta Falchi, Luigi Arru e Donatella Spanu, oltre al presidente della Giunta Francesco Pigliaru. L’organismo è stato istituito il 15 luglio scorso. Tra gli obiettivi a breve termine, un piano d’azione straordinario su più fronti per sconfiggere definitivamente la malattia che continua a devastare gli allevamenti suini quarant’anni dopo i primi focolai.

Provvedimenti attesi e auspicati da tempo, ma sarà la strada giusta? Per ora le azioni della Giunta hanno ricevuto solo critiche dal mondo delle campagne e soprattutto nel Movimento Pastori Sardi. Una settimana fa dagli attivisti riuniti a Tramatza è arrivata addirittura la richiesta di dimissioni della Falchi, richiesta ribadita ieri a Ozieri: “È un assessore senza competenze e in conflitto di interessi perché titolare di altri incarichi incompatibili con l’impegno regionale, e non ha mai accettato di incontrare chi lavora nelle campagne tutti i giorni”, ha concluso Floris.

Francesca Mulas

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