Processo Dore, la drammatica testimonianza di un’amica della vittima

Drammatica testimonianza di Adriana Manca – amica di Dina Dore e Francesco Rocca – nell’ambito del processo ripreso oggi a Nuoro dopo la condanna del presunto esecutore materiale del delitto della casalinga di Gavoi, Pierpaolo Contu. La testimonianza di Manca, la prima di dieci testimoni che saranno sentiti oggi (tra i quali alcuni familiari di Rocca), ha raccontato che la sera del 26 marzo del 2008, la sera dell’omicidio, si trovava nel capoluogo barbaricino con il marito della vittima. Manca era partita da Gavoi subito dopo pranzo con lui e Anna Guiso, assistente e amante di Rocca, per delle cure dentali. Tutta la sera è rimasta nello studio dentistico di Nuoro finché la coppia non ha finito di lavorare. Verso le 20:10 sono ripartiti da Nuoro dirertti a Gavoi. Secondo la testimonianza di Adriana Manca, durante il viaggio di rientro, giunti nel tratto di strada tra Lodine e Gavoi, il dentista rallentò invadendo l’altra corsia per controllare casa sua da lontano. In quel momento la moglie era già morta. Se questa circostanza fosse confermata, la posizione dell’odontoiatra si potrebbe aggravare notevolmente.

Un altro particolare raccontato da Adriana Manca riguarda una damigiana rotta. Un’altra amica, Francesca Orrù, che ha testimoniato in aula nel novembre scorso, la sera del delitto si trovava alla fonte poco lontana da casa Rocca, a prendere acqua. Ad un certo punto ha visto un’ombra – che l’accusa identifica con l’assassino di Dina Dore – e dallo spavento avrebbe rotto una damigiana. Particolare, questo, che Orrù non aveva mai raccontato a nessuno e che, secondo quanto riportato anche durante il dibattimento del novembre scorso, la stessa Orrù aveva rimosso. Pochi giorni prima dell’udienza di novembre, parlando con la Orrù,  Adriana Manca ha tirato in ballo la vicenda della damigiana rotta. A quel punto, stupita, Francesca Orrù ha ribattuto: “Come fai a conoscere questo particolare, se non lo ricordavo nemmeno io?”. E Adriana Manca ha replicato: “Me lo ha raccontato Francesco Rocca”.

Oggi Manca ha riportato in aula alcune confidenze che le aveva fatto la vittima due settimane prima di morire. “Mi sento trascurata – avrebbe detto Dina Dore – e quindi le cose sono due: o mio marito è frocio oppure ha un’amante”. Manca sapeva della relazione tra Rocca e Anna Guiso, ma non aveva avuto il coraggio di rivelarlo all’amica. Forse Dina sospettava della tresca, perché in un’altra occasione, sempre ad Adriana Manca durante un incontro a casa Rocca, la vittima aveva detto: “Guarda quelle primule, si stanno seccando. Ma non ci tengo: me le ha regalate Anna Guiso”.

Poco prima della testimonianza di Adriana Manca, in aula è stata aperta la scatola sigillata che contiene oltre 30 corpi di reato, tra i quali il cellulare di Dina Dore, affidato ad un perito che dovrà ora verificare quali chiamate sono state effettuate e ricevute dalla vittima poco prima di morire.

Maria Giovanna Fossati

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