“Sono buono, ma posso diventare molto cattivo…” Le minacce degli usurai, la rabbia delle vittime

Io sono buono, però divento cattivo, divento molto cattivo. Hai capito, hai capito bene? Io so che sei venuto piangendo a domandarmi i soldi e io te li ho dati…”.

Da un parte l’usuraio, dall’altra la sua vittima. È il testo di una delle intercettazioni telefoniche realizzate durante l’indagine della procura di Tempio che, nel 2008, portò in cella (per una ventina di giorni) e poi agli arresti domiciliari, Giovanni Maria Azzena, il commerciante assassinato sabato pomeriggio a Tempio con la moglie e il figlio. Con lui furono arrestati l’assicuratore tempiese Osvaldo Premuselli e l’impresario napoletano Pietro Dati. L’indagine, sul gruppo ben organizzato, è scattata dopo le denunce di alcune vittime finite nelle maglie degli strozzini.

Il processo che scaturì da quell’inchiesta è ancora in corso. E oggi quelle stessa carte diventano una delle piste, probabilmente la principale, attraverso cui gli investigatori tentano di risalire al movente della strage.

Azzena di certo aveva molti nemici, era un uomo chiacchierato. La sua attività aveva scatenato rabbia e risentimenti. Quell’arresto per usura ne aveva segnato l’immagine in paese. Tutto era cominciato quando, nel 2007, alcuni imprenditori locali avevano denunciato di essere finiti nelle mani di usurai che chiedevano tassi di interesse fino al 200 per cento. E per ottenere il pagamento mettevano in atto pressioni psicologiche pesantissime. La frase riportata all’inizio (pubblicata nelle pagine de l’Unione sarda in edicola questa mattina) ne è un esempio.

E oggi, dopo quanto è accaduto, suona come un indizio agghiacciante. Il sospetto è che quella promessa sia stata mantenuta da qualcuno che si è trovato, per qualche ragione, sul fronte opposto rispetto a quello degli usurai.

Quella dell’usura tuttavia non è l’unica pista investigativa battuta per fare luce sulla strage familiare, ma al momento gli inquirenti non si sbilanciano.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share