Porto di Olbia, transazione col Cipnes per il rilancio dello scalo

È ad un passo dalla soluzione il vecchio contenzioso tra porto industriale di Olbia e Cipnes, il Consorzio industriale provinciale nord est Sardegna, per la ripartizione delle aree e dei fabbricati davanti al mare. Si stanno limando gli ultimi dettagli, ma domani dovrebbe essere lo storico giorno della firma dell’accordo per evitare che la situazione si trascini ancora davanti ai tribunali rallentando le possibilità di sviluppo dello scalo commerciale. Si tratta di una transazione: per evitare lungaggini, le parti – Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna e Cipnes –  avrebbero definito pretese e diritti trovando alla fine un compromesso che consenta di chiudere per sempre la battaglia. Un auspicio, quello della vecchia Autorità portuale del nord Sardegna, già espresso anche nell’ultimo piano operativo triennale 2017-2019.

I dettagli saranno svelati domani, ma dalla sigla del documento nascerà una nuova mappa per definire la titolarità delle aree e di fabbricati. Durante questi anni, in attesa della pronuncia dei giudici, le questioni più pratiche e urgenti, sono state regolate da concessioni e canoni “ricognitori”. Ma la situazione andava chiusa al più presto perché tutti, dalle parti direttamente coinvolte, agli operatori esterni avevano bisogno di certezze per il futuro. Un contenzioso che ricorda da vicino quello che per diverso tempo ha riguardato il porto industriale di Cagliari e che aveva coinvolto il Cacip, il consorzio industriale del territorio. Pomo della discordia le delimitazioni con le inevitabili conseguenze sulle concessioni ai privati. Una situazione sbloccata però qualche anno fa dall’Autorità portuale.

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