Va bene la proroga del Nuovo Piano Casa sino alla fine del 2017, ora però avanti con la legge urbanistica. È la posizione di Confartigianato Sardegna sulla decisione assunta dall’assessore all’Urbanistica, Cristiano Erriu, e ieri ratificata in Consiglio regionale, di posticipare la data di scadenza della “legge per il miglioramento del patrimonio edilizio esistente”.
“Erriu è stato di parola – ha sottolineato il presidente dell’Associazione, Giacomo Meloni – così come i consiglieri regionali che hanno dimostrato di essere responsabili verso un settore che soffre ancora troppo”. L’estensione della norma, ha aggiunto, “significa permettere alle imprese di continuare a respirare, in un momento in cui il comparto combatte la crisi con ogni mezzo”. Ma adesso l’associazione degli artigiani edili aspetta di poter lavorare assieme all’assessorato sulla prossima legge urbanistica perché ritiene indispensabile iniziare un percorso collaborativo, costruttivo e non di contrapposizione. “Imprese e dipendenti attendono con urgenza la nuova normativa e quindi è da scongiurare che si arrivi alla fine del 2017 senza questa legge. Serve una stabilità delle regole per dare certezza a comparto e cittadini”.
In Sardegna, ha ricordato Confartigianato, “alla fine dello scorso giugno erano 18.442 le imprese che si occupavano di costruzioni: quelle artigiane erano 10.559 (il 57,3%). Queste ultime, negli ultimi 12 mesi hanno registrato una flessione del 3%, con la perdita di 328 aziende (saldo tra aperture e chiusure). Un calo senza eguali in Italia è stato registrato invece nell’ambito dell’occupazione: tra tutte le imprese del comparto (edili, impiantisti, installatori, progettisti e servizi) si è passati dalle 67.101 unità del 2008 alle 31.494 del 2016: -53,1%, più che un dimezzamento della forza lavoro. Solo nell’ultimo anno, tra diretti e indiretti, si sono persi oltre 6.500 posti di lavoro”.
