Dopo 36 anni di successi, ma anche di sacrifici, il Giara Club potrebbe chiudere i battenti mettendo a rischio perfino la Sartigliedda del lunedì di Carnevale. A lanciare l’allarme è Francesco Casu, il nuovo presidente dell’associazione nella quale hanno imparato a stare in sella almeno la metà degli oltre cento cavalieri che ogni anno partecipano alla Sartiglia, la spettacolare giostra equestre che si corre a Oristano da più di 500 anni l’ultima domenica e l’ultimo martedì di Carnevale. “Costi troppo alti e un dispendio di energie e di tempo incompatibile con gli impegni familiari e di lavoro”, ha spiegato Casu, erede del fondatore e patron del Giara Club Antonio Casu, morto qualche mese fa dopo una lunga malattia che negli ultimi anni lo aveva tenuto lontano dai suoi cavalli e dai suoi giovanissimi allievi.
“La sua volontà era quella di proseguire l’attività del Club, ma le difficoltà sono davvero tante e neanche la Fondazione Sartiglia, alla quale ci eravamo rivolti in cerca di aiuto, ci ha potuto dare una mano”, ha chiarito il nuovo presidente denunciando appunto il rischio di non essere in grado di garantire ai propri minicavalieri la partecipazione alla Sartigliedda del 3 marzo. Negli anni d’oro i minicavalieri del Giara Club hanno riscosso successi e applausi in tutta Italia e anche all’estero. Oggi la sua chiusura metterebbe a rischio la stessa sopravvivenza della Sartigliedda organizzata dalla Pro Loco, della quale i piccoli cavalieri del Club sono stati per tante edizioni gli unici protagonisti.