Ancora indagati dall’inchiesta sugli scali vip dell’areoporto Costa Smeralda. Due, forse tre i nomi ancora rigorosamente top secret. Si tratterebbe di professionisti che avrebbero aiutato turisti piuttosto facoltosi durante i transiti nello scalo.
L’inchiesta della Procura di Tempio Pausania aveva portato all’arresto nei giorni scorsi all’arresto del responsabile dell’ufficio di Olbia Salvatore Siniscalchi, 60 anni, ora ai domiciliari, e alla sospensione dal servizio del funzionario Nicola Castagna, 33 anni, rientrato poi in servizio a Cagliari, e di Francesco Cossu, 51 anni, dirigente della Geasar, società di gestione del “Costa Smeralda”.
Stamattina sono stati interrogati Siniscalchi e Cossu: entrambi hanno respinto le accuse, dando una loro versione dei fatti.
Il difensore di Siniscalchi, al termine dell’interrogatorio di garanzia, ha chiesto la revoca dei domiciliari. Secondo l’avv. Ponsano, il dirigente della Geasar ha “respinto le accuse, giustificando alcune frasi ed eliminando qualsiasi equivoco da alcune frasi che si prestavano a diverse interpretazioni”. Cossu ha negato anche di aver ricevuto delle “mance”: “si sarebbe trattato di pochi euro destinati a chi faceva lavori di fatica sotto il sole”.