Olbia, dirigente della Dogana in cella. Caviale e contanti per chiudere un occhio

Nei guai il direttore dell’Aviazione generale Francesco Cossu e il dirigente dell’Agenzia delle Dogane Olbia. Questa mattina la Guardia di finanza ha arrestato il dirigente dell’ufficio di Olbia dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli, Salvatore Siniscalchi, 60 anni, nell’ambito di un’indagine per corruzione, concussione, peculato, truffa ai danni dello Stato, contrabbando aggravato, istigazione a delinquere e turbativa di pubblico servizio.

Le accuse.
Il funzionario è agli arresti domiciliari su disposizione del gip di Tempio. Un suo collega in servizio a Olbia, Nicola Castagna, e il dirigente della Geasar, società di gestione dell’aeroporto Costa Smeralda, e direttore dell’Aviazione Generale, lo scalo dei vip, Francesco Cossu, sono stati sospesi dalle rispettive funzioni. Al dirigente arrestato sono stati sequestrati circa 40mila euro: secondo le accuse degli inquirenti si tratterebbe di somme di denaro che avrebbe incassato sotto forma di regalo per omettere atti e controlli d’ufficio su facoltosi clienti dell’Aviazione generale. Prodotti per la piscina, l’assunzione di parenti e amici nelle ville dei vip, caviale russo, ma anche il pagamento di interventi chirurgici: sono molteplici i benefit di cui Siniscalchi avrebbe usufruito per ‘chiudere un occhio’ all’arrivo degli aerei privati dei facoltosi turisti che frequentano la Costa Smeralda, in particolare russi.
Le indagini.
I finanzieri avrebbero accertato anche tentativi di ostacolare le attività istituzionali da essi condotte nell’aeroporto di Olbia. Gli interrogatori di garanzia davanti al pm e al gip di Tempio si svolgeranno nei prossimi giorni.
Il dipendente dell’Agenzia delle Dogane Nicola Castagna, collega di Siniscalchi, è stato sospeso dalle funzioni di pubblico ufficiale, mentre il dirigente della Geasar Francesco Cossu, coinvolto anche lui nell’inchiesta, è stato temporaneamente sollevato dagli uffici direttivi della società di gestione dello scalo privato dell’aeroporto Costa Smeralda.

Si tratta di “Persone socialmente pericolose perché hanno instaurato un sistema illegale di favoritismi ben pagati a favore di personaggi potenti”, si legge nelle 29 pagine dell’ordinanza di custodia, dove si mette anche in evidenza come negli anni (un periodo che va dal 2009 sino alla fine del 2012) siano state commesse “reiterate condotte criminose” volte a “omettere atti del proprio ufficio in cambio di emolumenti in denaro”.

Giacomo Legato

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