Con la celebrazione alle 10.30 di questa mattina, nella parrocchia del Cristo Redentore nel quartiere sassarese di Carbonazzi, familiari e amici porteranno l’ultimo saluto ad Anna Doppiu, la donna uccisa lo scorso 9 novembre dal marito Nicola Amadu.
Secondo quanto emerso dalle indagini e confermato dallo stesso Amadu, 67 anni, ex panettiere, la donna, addetta alle pulizie part-time in un istituto per per anziani, voleva avviare le pratiche per la separazione e quella stessa mattina aveva contattato un avvocato: sarebbe questo il motivo che mercoledì 9 novembre ha scatenato una violenta lite tra le mura della casa di Trunconi, località nella periferia sassarese, sfociata poi in un pestaggio e infine nell’omicidio. Dopo averla colpita con calci e pugni, l’uomo ha trascinato il corpo della moglie in cortile, lo ha cosparso di benzina e ha infine acceso il fuoco. Secondo quanto rilevato dal medico legale con l’autopsia Anna era ancora viva mentre il suo corpo bruciava, ma non è certo che fosse ancora cosciente. L’omicidio è stato scoperto dalla figlia che ha immediatamente avvisato le forze dell’ordine. Amadu è stato arrestato e ha confessato il delitto; oggi si trova rinchiuso nel carcere di Bancali.
Anna è stata ricordata con un flash mob organizzato due giorni fa a Sassari.