Miniera Olmedo, occupazione a 180 metri di profondità. Protesta a oltranza

Dopo la prima notte in miniera non si ferma la protesta dei lavoratori di Olmedo. I minatori che ieri mattina hanno occupato il sotterraneo a 180 metri di profondità hanno trascorso già oltre 24 ore sottoterra per rivendicare il diritto al lavoro e per chiedere che tutte le parti politiche, istituzionali, sociali ed economiche coinvolte facciano la loro parte per far ripartire quanto prima l’attività estrattiva, ferma da oltre due anni.

A fianco dei lavoratori sono schierati i segretari territoriali di Filctem Cgil, di Femca Cisl e di Ugl Chimici, Gianfranco Murtinu, Luca Velluto e Simone Testoni. “Abbiamo assistito alla rinuncia da parte della Elmin e alla scadenza del bando per l’assegnazione della concessione mineraria – spiegano – alcuni lavoratori hanno finito gli ammortizzatori sociali e non si vede una via d’uscita”.

Per queste ragioni i sindacati di categoria chiedono che “la Regione ci dica ufficialmente se c’è qualcuno interessato alla miniera, diversamente si faccia carico dei minatori e li ricollochi altrove, perché vanno garantiti loro lavoro e dignità”.

 

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