Emergono nuovi drammatici risvolti su quello che sta accadendo nell’universo delle bonifiche minerarie. È di queste ore il comunicato della Filctem Cgil Medio Campidano, a firma di Emanuele Madeddu, che denuncia la “gravissima situazione che si sta prospettando nel cantiere di Santu Miali a Furtei dove il 1 dicembre scadrà la convenzione, per assenza di copertura finanziaria, che garantisce i servizi di gestione e custodia del sito opere che comprendono il sistema di pompaggio acque, il mantenimento in efficienza e sicurezza di canalizzazioni, dighe, argini e scavi, oltre che la sorveglianza di cantiere compresa la cosiddetta area cianuro”.
“In due lettere, una del 12 e l’altra del 24 – continua il comunicato – l’azienda Igea ha chiesto di istituire subito un tavolo di concertazione propedeutico al rinnovo della convenzione per almeno altri sei mesi, anche alla luce delle scadenze dei contratti di quei lavoratori che garantiscono questi servizi. Non è accettabile – conclude Madeddu – il silenzio che continua ad arrivare dalla Regione ”. La tensione è alle stelle sul caso Igea anche per le modalità di gestione della vicenda da parte della Giunta. L’RSU Igea, ad esempio, questa mattina doveva essere ricevuta presso l’assessorato all’industria proprio dal dirigente Vincenzo Flore che invece si trovava ad Iglesias per il convegno sulla Green economy. Insomma i lavoratori si sono sentiti presi in giro. Da qui l’esplosione di rabbia che di questa mattina, quando un gruppo di operai hanno bloccato Vincenzo Flore, il direttore del Servizio estrattivo dell’assessorato regionale all’Industria nonché super visore dell’attività Igea, all’interno della sua auto.
Carlo Martinelli