Mancano anestesisti, interventi chirurgici bloccati al Cto di Iglesias

Interventi chirurgici all’ospedale Cto di Iglesias bloccati a causa della mancanza di anestesisti. Nuova bufera sulla Asl 7 del Sulcis Iglesiente. La mancanza di anestesisti, infatti, sta paralizzando l’attività di chirurgia nel polo materno infantile, entrato in funzione da poche settimane e la stessa sorte tocca alle altre specialità del presidio sanitario. I primari dell’ospedale hanno inviato una nota congiunta al manager della Asl 7. “A meno di un immediato ripristino degli organici anestesiologici – scrivono – si vedono nell’impossibilità di garantire l’organizzazione attesa dall’azienda sanitaria”.

Anche il servizio screening per la prevenzione dei tumori, da quanto riferiscono al Consultorio, non è stato ancora attivato e le donne, si ritrovano a dover pagare il ticket anche per un semplice ma fondamentale Pap-test. Ma il problema degli anestesisti sarebbe solo la punta dell’iceberg. “La carenza di anestesisti alla Asl 7? Sarebbe più corretto chiedersi per quale motivo 20 medici professionisti, e dico 20, tra cui anche un anestesista, chiedano di essere messi in mobilità per poter andare a lavorare in altre Asl della regione – sottolinea Antonello Congiu, segretario territoriale della Cgil Funzione Pubblica – A volte perfino con contratti a tempo determinato”. Per il sindacalista la risposta all’interrogativo è ovvia. “I medici vanno dove c’è offerta sanitaria – evidenzia Congiu – . Purtroppo il distretto sanitario del Sulcis Iglesiente si è impoverito al punto che neppure un contratto a tempo indeterminato è in grado di trattenere i professionisti. Il risultato? Servizi sanitari part time e grossi rischi per i mal capitati pazienti. Una situazione peraltro ampiamente prevista negli effetti, ma di cui nessuno si è voluto preoccupare. Basti pensare che il territorio è rimasto per 7 mesi senza servizio di oculistica. Tutto ciò mentre la riforma sanitaria voluta dalla Regione è ancora al palo”.

È di alcuni giorni fa la polemica che ha investito anche il reparto di Emodinamica dell’ospedale Sirai di Carbonia, il fondamentale servizio che permette la prevenzione di gravi patologie cardiovascolari come infarto e ictus. A causa della carenza di organico, anche in questo caso, la direzione sanitaria si è vista costretta a ridimensionare il servizio dal lunedì al venerdì, e solo dalle 8 alle 16. Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia, parla apertamente di “tagli spregiudicati senza alcun interesse verso la legittima domanda di salute, pur avendo a disposizione le graduatorie di emodinamicisti dalle quali poter liberamente attingere personale”. Il commissario della Asl 7 Antonio Onnis, è corso ai ripari. “È già stata inviata la richiesta all’Assessorato regionale alla Sanità – scrive in una nota – per l’assunzione in deroga del personale mancante, al fine di ripristinare il servizio h24 per 7 giorni”.

Carlo Martinelli

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