Francesco Sanna, deputato al parlamento italiano e immigrati clandestino (con famiglia) in Russia. L’equivoco si è risolto rapidamente, ma per qualche ora si è sfiorato l’incidente diplomatico. Tutto a causa di un disguido nella formulazione del documento rilasciato dall’hotel dove Sanna e i suoi familiari hanno soggiornato durante il loro viaggio a Mosca.
Succede che in Russia sia necessario dimostrare dove si è soggiornato. Chi non è in grado di farlo viene automaticamente sospettato di essere entrato in modo irregolare. Il parlamentare del Pd aveva pagato il conto domenica, un giorno prima della partenza. E l’albergo gli aveva rilasciato il documento che attestava la sua permanenza appunto fino a domenica, escludendo la notte successiva, pagata in anticipo. Così all’aeroporto di Mosca gli addetti alla frontiera hanno notato la ‘notte mancante’. E hanno fermato la famiglia Sanna. Chiarito l’equivoco, deputato, moglie e figli (quattro) sono felicemente saliti sul’aereo per l’Italia.