L’Ogliastra, i Panama Papers e l’imprenditore misterioso

Giancarlo Balenieri! Chi era costui? Non si sa. Racimolare anche una sola, misera informazione sull’unico nome che nell’affaire Panama Papers tiene alti i colori della Sardegna (per ora), è semplicemente impossibile. Fatta salva la Sardinia investment di Sultan Bin Jassim Al Thani, esponente di spicco della famiglia reale qatariota, al momento Balenieri rappresenta il più tangibile trait d’union tra l’Isola e la più grande fuga di informazioni riservate sull’universo delle società offshore. Quando nel 2000 ha deciso di fondare la Giant Dragon limited, con sede nelle Isole Vergini Britanniche, si è presentato negli uffici della Li Associates di Hong Kong e ai funzionari dello studio ha lasciato un indirizzo un po’ particolare: via Marconi 145, Lanusei (Sardinia – Italy).

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La parafarmacia, l’Agenzia delle entrate e il sindacato

Che ci fa a Lanusei un imprenditore che apre una società a Hong Kong ma con sede alle Isole Vergini? In paese nessuno sa niente. Le ricerche effettuate sull’indirizzo indicato da Balenieri portano in prima battuta alla FarmOgliastra, una parafarmacia che però nel centro ogliastrino ha chiuso i battenti circa dieci anni fa. “Mai sentito quel nome – dice oggi il proprietario Roberto Lai -. Noi a Lanusei abbiamo chiuso l’attività intorno al 2006 e ora siamo a Tortolì. Quindi mi viene da pensare che abbia dato il nostro vecchio indirizzo… Incredibile. Farò i miei accertamenti”. Poi aggiunge: “Così, se la memoria non mi inganna, mi pare ci fosse un agente di commercio che aveva un nome simile, ma non so dire se fosse proprio Balenieri”. Un particolare curioso: secondo l’Aci Ogliastra, oggi in via Marconi 145 ha sede l’Agenzia delle Entrate, mentre ai civici attigui ha sede la Cisl.

Lo sfuggente Balenieri

Nemmeno l’onniscente Google aiuta a trovare qualche informazione in più sul misterioso Balenieri. Nello sterminato mondo del motore di ricerca, c’è un solo risultato che pare riconducibile all’inafferrabile titolare della Giant Dragon, che peraltro è stata liquidata nel 2011. Si tratta di un articolo di oltre vent’anni fa pescato dall’archivio del South China Morning Post. Racconta della sontuosa inaugurazione del Cafè Deco, a Hong Kong, il 28 febbraio 1994: ostriche, pizza e pollo tandoori per tutti, dicono le cronache. Tra i quattro proprietari di origine anglosassone figura anche l’ogliastrino d’adozione Giancarlo Balenieri. Per il resto, il nulla. Come se l’imprenditore si fosse avvalso dei servizi forniti dalle società specializzate nella cancellazione sistematica di ogni riferimento personale nei vari motori di ricerca. Visti i risultati, un lavoro eccellente.

Pablo Sole

sole@sardiniapost.it

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