L’Aias licenzia il sindacalista Cisl: sigle di categoria sul piede di guerra

Sindacati confederali e autonomi sul piede di guerra per il licenziamento del segretario provinciale della Funzione pubblica Cisl e dipendente Aias Roberto Fallo, 54 anni, da trenta alle dipendenze dell’Associazione Italiana Assistenza Spastici. È stato allontanato senza preavviso, per presunti “atteggiamenti scorretti” nei confronti di un assistito. I fatti risalgono a circa un mese fa, riferiscono fonti sindacali, quando a Fallo è stata comminata una sanzione disciplinare mentre era impegnato nelle sue mansioni professionali di educatore presso il centro Aias di Cortoghiana. Alla diffida disciplinare è seguita poi la comunicazione di licenziamento “per giusta causa”, recapitata ieri l’altro, da parte della direzione aziendale che, presumibilmente, non ha accolto le giustificazioni prodotte dal dipendente. La risoluzione del rapporto di lavoro unilaterale ha però scatenato un vero e proprio terremoto, anche perché Fallo è da anni impegnato nella vertenza che vede contrapposti Aias e lavoratori, che attendono fino a otto mensilità arretrate.

In un comunicato congiunto, i segretari regionali Funzione Pubblica Antonio Cois (Cgil), Davide Paderi (Cisl) e Fulvia Murru (Uil) inquadrano il licenziamento del segretario territoriale come “un’azione persecutoria nei confronti del sindacato e dei suoi rappresentanti. Troppe cose non tornano in questa vicenda, scrivono i segretari, che porta a considerazioni inquietanti e lontane dallo spirito originario dell’Aias”. Poi i sindacalisti si scagliano contro la Giunta regionale e l’assessore alla sanità Luigi Arru, che vengono accusati di “scarsa volontà di svolgere il proprio ruolo di verifica, controllo e censura nei confronti dell’Aias. Una vertenza sempre più alla deriva – aggiungono i sindacalisti – rispetto a una realtà che gestisce servizi pubblici e vive di risorse pubbliche”.

Fabio Enne, segretario confederale provinciale Cisl, parla apertamente di “provvedimento dal sapore di resa dei conti. Un’accusa infamante che sarà presto chiarita. Riscontriamo molte difficoltà nelle relazioni sindacali con i vertici di questa azienda – sottolinea Enne -con atteggiamenti di chiusura su vari argomenti. Una delle più grosse aziende isolane per numero di dipendenti, circa 1300, che si sostiene, non dimentichiamo, con soldi pubblici e che ha il monopolio in un settore estremamente delicato come è quello dell’assistenza a persone con handicap e anziani. In una regione, come la Sardegna, che va progressivamente invecchiando occorrono aziende efficienti e non litigiose”. Armando Ciosci, del sindacato autonomo Usb, parla di clima di terrore: “Questo è vero accanimento. Vogliono piegare il sindacato, e a questo licenziamento ne seguiranno altri, se la Regione non interverrà”. Giorgio Madeddu, dell’associazione Amici della Vita Sulcis, definisce l’episodio “un maldestro tentativo punitivo verso l’impegno sindacale non gradito dalla dirigenza Aias. Un episodio che troverà nelle immediate indagini certamente riscontri di innocenza del sindacalista”.

Carlo Martinelli

(foto da Facebook)

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