L’ultimo saluto della politica sarda a Luigi Cogodi

Nessuna cerimonia religiosa e nemmeno applausi. Era questo il desiderio di Luigi Cogodi per il suo funerale, e così è stato nel primo pomeriggio di oggi, nel cimitero di San Michele a Cagliari, dove la famiglia ha fatto allestire la camera ardente.

Tanti i cittadini che hanno voluto dare l’ultimo saluto all’ex consigliere regionale ed ex assessore del Pci prima e di Rifondazione poi. Ma è stata soprattutto la politica a rendere omaggio a “Gigi il rosso”, come era soprannominato Cogodi, stroncato venerdì da un infarto,. Aveva 72 anni.

Sono arrivati alla spicciolata, ex colleghi ed amici. Tra i primi, l’ex sottosegretario Paolo Faddda e l’ex presidente della Regione, Antonello Cabras. Cogodi era in Giunta insieme a Fadda quando il capo dell’Esecutivo era Federico Palomba, ma Cogodi è stato pure assessore al Lavoro con Cabras, sebbene la prima volta in Giunta di Cogodi fu con Mario Melis presidente.

È un po’ la storia della politica sarda degli ultimi quarant’anni, quella che si è ritrovata al cimitero di San Michele, tra ex comunisti poi approdati nel Pd, ex Dc entrati prima nella Margherita e poi confluiti ugualmente nel Partito democratico e i Pci che invece sono rimasti più a sinistra, con Rifondazione in prima battuta e in Sel dopo.

C’è Franco Marras, dirigente del Pd, c’è l’ex direttore generale della Regione Fulvio Dettori, ci sono gli ex consiglieri regionale Giampaolo Diana, Dino Pusceddu, Antonio Calledda (Pds e Ds), Eugenio Orrù (Pci), Carlo Sechi (Pci), Giancarlo Ghirra, Claudia Zuncheddu (Sardigna libera) e Maria Grazia Caligaris. Ma anche l’ex deputato Dem Giulio Calvisi e il senatore Silvio Lai. C’è l’assessore all’Urbanistica Cristiano Erriu, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda e l’ex presidente del Consiglio regionale Gian Mario Selis.

Non sono voluti mancare nemmeno altri ex parlamentari: dal socialista Giovanni Nonne e Tore Cherchi, ma anche Girogio Carta. Poi ecco il presidente regionale di Confcooperative Carlo Tedde e quello di Legambiente Sardegna, Vincenzo Tiana. Presente pure il segretario sardo di Rifondazione, Giovannino Deriu.

Vicino a Mariano Strazzeri, fraterno amico di Cogodi, il senatore Luciano Uras e il deputato Michele Piras. In quota Comune di Cagliari, pure il consigliere Davide Carta e l’assessore all’Urbanistica Paolo Frau. Poi i giornalisti del Consiglio regionale Claudio Cugusi, Celestino Moro e Gigi Pambira, ma anche l’ex presidente dell’Ordine Filippo Peretti.

“La Sardegna perde un uomo straordinario”, dice Marras che di Cogodi ricorda le tante battaglie politiche. “Insieme all’allora parroco di Sant’Elia, don Vasco Paradisi, lottò per il diritto alla casa. Luigi – continua il ricordo – stava davvero dalla parte degli ultimi. Inventò lui il Piano per il lavoro, ma è stato suo anche il primato delle prime leggi ambientali con i Ptp”.

Fadda cita “i Natali di Luigi in fabbrica, con gli operai: Cogodi, più di tutti, aveva passione politica. Stava dalla parte dei diritti”. Come quando si schierò al fianco delle madri di Plaza de Mayo e contro i generali argentini ottenne l’apertura di un processo in Italia e la loro condanna.

Nella camera ardente l’unico a parlare è Pino Cogodi, il fratello di Luigi, suo fidatissimo consigliere. “Siamo qui – ha esordito con voce commossa – per l’ultimo saluto. Tu – dice rivolgendosi al fratello – volevi che fosse una cerimonia sobria, senza orpelli, senza visibilità esterna. Però guarda tutta questa gente, tutto questo affetto che si stanno dimostrando, anche se tu credevi che verso di te non ce ne fosse più”.

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, assente in cimitero per via di impegni istituzionali (a Cagliari c’era il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti), ha salutato Cogodi con un post su Facebook, pubblicato alle 19,10. “Voglio unirmi ai molti che, in questi giorni, hanno ricordato Luigi Cogodi e la sua battaglia di avanguardia per la tutela del paesaggio e la lotta all’abusivismo. Oggi, al cordoglio della Sardegna e della politica per la scomparsa di una personalità lucida e coerente della sinistra italiana si unisce un forte sentimento di riconoscenza per la sua visione e il suo impulso per una nuova e diversa coscienza sul valore dei beni ambientali”.

 

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