La faida di Noragugume in nove delitti, la storia che ha insanguinato il paese

La storia di Noragugume, dove la faida sembra tornata, è stata ricostruita per l’ultima volta nelle aule dei tribunali. In otto anni di processi per tre gradi di giudizio che si sono chiusi nel 2014 con tre condanne all’ergastolo. Stando alle cronache di quegli anni, l’omicidio avvenuto ieri è il nono nella storia recente. Mentre usciva dal suo podere è stato freddato a colpi di fucile Luigi Cherchi, noto Gigi, 67 anni, fratelli di Salvatore e Giuseppe ammazzati nel 1998 a distanza di due mesi l’uno dall’altro. La faida – che ora sembra ripresa – durò allora due anni, dal 1998 al 2000.

A Noragugume non sembra finita una storia di liti tra famiglie. I nomi della fazioni in lotta li aveva ricostruiti L’Unione Sarda al termine dei processi. “Da una parte i Cherchi, gli Spada e i Nieddu; dall’altra i Corda, gli Argiolas, i Pinna, i Marongiu, i Falchi”. La sequenza della mattanza si aprì proprio con Salvatore e Giuseppe Cherchi, fratelli del 67enne ammazzato ieri. Il doppio omicidio avvenne a distanza di due mesi, tutto nella prima parte del 1998.

In seguito a quelle morti, la risposta col sangue: a Noragugume venne ucciso un Corda, sospettato della vendetta contro i Cherchi. E fu proprio Giulio Cherchi, anche lui fratello della vittima, poi condannato all’ergastolo, ad ammazzare Francesco Corda più un’altra persona della famiglia, anche se i dubbi erano ricaduti anche sul cugino Luca Falchi, costretto poi a lasciare il paese insieme alla fidanzata Maria Giuseppina e al fratello di lui, Lucio. Quindi ecco il tentativo fallito di fare fuori uno dei Marongiu, che faceva parte della stessa alleanza dei Corda.

Ad avere la peggio su ancora la stessa fazione. A stretto giro arriva la morte di Aldo Spada, per il cui omicidio furono imputati ancora Luca Falchi e Franco Pinna, cognati fra di loro, entrambi assolti in primo grado, condannati all’ergastolo in Appello, e definitivamente scagionati in Cassazione. Ma i due sono stati poi riconosciuti colpevoli dell’assassino di Antonello Nieddu, il, cui esecutore materiale è stato considerato Bruno Acquas. Nel frattempo vennero ucciso Tonino e Robertino Pinna, il primo dopo l’omicidio di Spada, il secondo dopo che fu ammazzato Nieddu. Ci fu poi un altro tentato omicidio contro i Marongiu.

La faida di Noragugume si è chiuso con tre ergastoli: a Bruno Acquas, Luca Falchi e Gianfranco Pinna. Mentre Giulio Cherchi ha scelto una vita da latitante. Il movente di tutta la scia di sangue è sempre stato lo stesso: le vendette tra famiglie.

 

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share