Da Elmas a Is Arenas: Cellino all’ultimo stadio

Per il presidente del Cagliari Calcio Massimo Cellino, da ieri mattina rinchiuso nel carcere cagliaritano di Buoncammino, la scelta di abbandonare il Sant’Elia e cercare un nuovo stadio si è rivelata per così dire poco azzeccata. E non si parla solo di Is Arenas, visto che il patron rossoblù è sotto inchiesta anche per la vicenda della Karalis arena, l’impianto che intendeva realizzare a due passi dall’aeroporto di Elmas, in località Santa Caterina. L’accusa: abuso d’ufficio in concorso con Valter Piscedda, sindaco della cittadina a due passi dal capoluogo e, per il solo Cellino, tentata estorsione ai danni della Sogaer, la società di gestione dell’aeroporto.

Peraltro, le due vicende sembrano legate a doppio filo. Lo conferma il gip Giampaolo Casula nell’ordinanza di custodia cautelare che ieri ha portato agli arresti di Cellino, del sindaco di Quartu Mauro Contini e dell’assessore alle Politiche infrastrutturali del comune di Quartu Stefano Lilliu.

Casula mette in evidenza il ruolo giocato da Contini nella compravendita dei terreni di Santa Caterina da parte di Cellino, dietro una spesa di 6 milioni di euro in cui era ricompresa anche una provvigione destinata al sindaco di Quartu, che aveva fatto da intermediario caldeggiando peraltro l’acquisizione dei terreni. Come sono andate poi a finire le cose è storia nota: il progetto non andò mai in porto e, al contrario, per fare chiarezza sulla vicenda si mosse la Procura.

Contini però aveva comunque incassato la provvigione e per questo, secondo il gip, è ragionevole pensare che  mettendo a disposizione l’area di Is Arenas il sindaco di Quartu “abbia voluto in qualche modo risarcire l’amico”. Muovendosi, secondo gli inquirenti, anche al di là delle leggi.

In questo quadro sembrano tutt’altro che infondate le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni secondo cui i titolari delle due inchieste (Enrico Lussu per Is Arenas e Emanuele Secci per Santa Caterina) avrebbero tenuto diverse riunioni, alla presenza degli agenti del Corpo forestale e del capo della Procura Mauro Mura.

 

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