Dieci litri d’acqua a consigliere per ogni seduta di Aula. Questo è l’ultimo particolare che viene fuori dall’inchiesta sugli appalti in Regione, un nuovo fascicolo aperto dal pm Marco Cocco, parallelamente all’indagine sui fondi ai gruppi, di cui lo stesso pubblico ministero è il titolare.
La fornitura dell’acqua durante le seduta dell’Assemblea regionale è finita sotto la lene dopo un esposto arrivato in Procura e firmato da un dipendente degli uffici di via Roma. Secondo quanto riporta La Nuova Sardegna oggi in edicola, gli onorevoli avevano a disposizione un metro cubo di acqua a testa. A fornirla il bar che da trent’anni ha in appalto il servizio all’interno del Consiglio e anche su questo pare che la Procura di Cagliari abbia spostato la sua attenzione. Ma sempre stando al quotidiano di Sassari, l’attenzione del pm sarebbe concentrata anche sui canoni che il Consiglio regionale pagherebbe alle agenzia di stampa Ansa, Agenzia Italia e Adnkronos. E la cifra più cospicua la prenderebbe la prima delle tre. A questo punto si attende che il pm possa anche acquisire nuovi documenti.
Insomma, quello che sta succedendo è l’apertura di una raffica di fascicolo sulla gestione del Consiglio, ma più in generale degli atti amministrativi: di ieri la notizia che la Procura di Cagliari e la Corte dei Conti hanno deciso di far luce sui 950mila euro spesi dall’Agenzia regionale Sardegna Promozione per il reality Sweet Sardinia.
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