Aveva trasformato casa sua in un vero e proprio “bazar della droga”. Ma soprattutto, per arredarla aveva scelto anfore e altri reperti archeologici, recuperati con ogni probabilità in mare e mai denunciati, sul cui valore e sulla cui catalogazione storica si esprimerà la Soprintendenza dei beni archeologici. I militari della Guardia di finanza di Alghero hanno arrestato un giovane di 20 anni, algherese, con alle spalle già alcuni precedenti legati agli stupefacenti ma non solo. Nella sua abitazione, nascosti abilmente in diversi punti, sono stati trovati un chilo tra cocaina, anfetamine, ecstasy, marijuana, materiale da taglio e per il confezionamento, come bilancini, bustine e forbici, oltre a 7mila euro in contanti. E con grande sorpresa i militari delle Fiamme gialle hanno poi scoperto sei anfore, due delle quali integre e in perfetto stato di conservazione, e due calici in bronzo. Era stato il nervosismo del giovane, durante un normale posto di blocco, a insospettire i finanzieri, spingendoli ad approfondire i controlli sino a scoprire che negli slip nascondeva contanti e marjiuana. A quel punto la perquisizione si è spostata a domicilio. Il ventenne, che al momento in cui era stato fermato si trovava a bordo di un’auto con tre amici, è stato trasferito nel carcere sassarese di Bancali.
Attentato incendiario a Noragugume, nel mirino impresa che lavora a impianto fotovoltaico
Una ditta spagnola che sta montando un impianto fotovoltaico a Nuragugume presa di mira da ignoti. Nella notte…