Arriverà domani mattina intorno alle 11 a Cagliari la nave battente bandiera spagnola Rio Segura con a bordo 1.250 migranti soccorsi nei giorni scorsi durante gli oltre trenta interventi coordinati dalla Guardia costiera nazionale a largo delle coste libiche, nel corso dei quali sono state salate quasi 10mila persone. Si tratta dello sbarco con il numero più alto di migranti in Sardegna.
La nave approderà per la prima volta al molo Ichnusa, il molo Rinascita e quello per le merci alla rinfusa del porto canale sono impegnati. In serata la Prefettura ha convocato d’urgenza un incontro per pianificare l’accoglienza a cui hanno preso parte Capitaneria di porto, Regione, Comune, Questura, forze dell’ordine, Asl, Croce rossa italiana, Protezione civile e tutte le componenti coinvolte L’annuncio in così breve tempo dell’arrivo di un numero così elevato di migranti ha riportato alla ribalta il problema dell’accoglienza. “È un numero consistente soprattutto per le capacità nostre di accoglierli – ha detto ai microfoni del Tgr Rai Sardegna il Prefetto Giuliana Perrotta – l’arrivo di questa nave con così poco preavviso ci mette in difficoltà. Noi valuteremo adesso in quali strutture poterli accogliere”. Tra le ipotesi anche una tendopoli provvisoria o un capannone. “Vedremo se dovremo allestire una tendopoli oppure troveremo un capannone dove provvisoriamente sistemarli – ha dichiarato alla Rai regionale il prefetto – Sono numeri importanti che attualmente non abbiamo. Noi abbiamo utilizzato tutti gli strumenti in nostro possesso: la gara europea, le manifestazioni di interesse, ormai siamo veramente alla frutta”. È stato pianificato il piano di distribuzione: 575 rimarranno a Cagliari, 380 a Sassari, 163 saranno trasferiti a Nuoro e 140 a Oristano.
Dura la presa di posizione del deputato Unidos Mauro Pili. “Una decisione irresponsabile del ministero dell’Interno che con questo nuovo invio trasforma sempre di più la Sardegna in un hub per immigrati – scrive nel suo profilo – Il numero più alto di migranti mai trasferiti in Sardegna. Tutto questo con il silenzio e l’indifferenza di una giunta regionale incapace di opporsi ad una situazione che sta ghettizzando i migranti e creando situazioni di gravissimo disagio per un’ospitalità sempre più inadeguata”.
Secondo i dati forniti la settimana scorsa dalla Regione dal 20 giugno 2014, data di avvio del piano nazionale di distribuzione dei migranti, in Sardegna ne sono arrivati 14.803, 13.687 trasferiti da altre Regioni e 1.116 arrivati direttamente, pari al 3,24% dei 457.032 sbarcati in Italia: sforata quindi la quota stabilita per l’Isola, il 2,96%. I dati sono stati forniti martedì scorso in Aula dall’assessore della Sanità, Luigi Arru, durante la discussione delle due mozioni presentate dal centrosinistra e dal centrodestra sul sistema dell’accoglienza. Attualmente sono presenti 5.081 migranti, di cui 4.904 ospitati nei vari centri e 177 avviati ai progetti territoriali degli Sprar, pari al 3,17% del totale in Italia, cioè 116.030.
Manuel Scordo
