Il Cagliari torna al Sant’Elia, c’è l’accordo col Comune: stadio pronto per ottobre

Cagliari calcio e Comune hanno raggiunto un’intesa sull’utilizzo dello stadio Sant’Elia. Domani parte l’iter che entro due giorni porterà alla firma della convenzione e quindi all’avvio immediato dei lavori nell’impianto. Si punta a far disputare a ottobre la prima gara casalinga dei rossoblù. Fino a quel momento però la squadra dovrà rassegnarsi a giocare a Trieste. Nella riunione fiume-bis di questo pomeriggio, iniziata alle 14 in via Sonnino e conclusa poco dopo le 19, sono stati definiti gli ultimi dettagli del contenuto delle nuove regole che disciplineranno l’uso dello stadio per tutta la prossima stagione calcistica.

L’accordo di massima era stato raggiunto ieri a tarda sera in via Roma con la definizione del canone annuale di 120mila euro (ma sarà possibile una diminuzione dell’importo sino al 75 per cento) e dei compiti che spettano a società e Comune. L’amministrazione si dovrà occupare, ad esempio, di tutto l’aspetto relativo alla progettazione e al rilascio delle autorizzazioni. Un percorso complicato che prevede il coinvolgimento della commissione provinciale di vigilanza. La firma alla convenzione a questo punto è solo una formalità: l’argomento relativo alla concessione del Sant’Elia è già inserito tra gli argomenti all’ordine del giorno dei lavori del Consiglio comunale di oggi, ma questo pomeriggio il tema non è stato trattato.

Domani alle 11 si parlerà invece del Sant’Elia nel corso della commissione Sport. Sarà l’occasione per capire che aria tira in vista dell’approvazione in assemblea civica: il giorno buono per il sì potrebbe essere domani. Se ci dovesse essere uno slittamento non si dovrebbe comunque andare al di là di giovedì. Poi subito il via ai lavori: si partirà dalla verifica (con eventuali interventi) delle condizioni della tribuna centrale, unico settore quasi pronto per il ritorno a Cagliari della serie A dopo un anno trascorso tra Quartu e Trieste. Contemporaneamente si penserà anche a curve e distinti con il ritorno ai bordi del campo delle tribune amovibili. Resta da superare il nodo delle condizioni degli accessi alle tribune: si deve passare per forza attraverso la vecchia struttura. Per questo i progetti prevedono la realizzazione di tunnel in grado di condurre gli spettatori dall’esterno dell’impianto alle tribune amovibili.

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