Sono 189 le brande sistemate per ora nel padiglione E della Fiera di Cagliari, dove la Caritas, insieme al Comune e alla Diocesi, ha allestito una ‘casa’ per i profughi eritrei che da settimane bivaccano per protesta tra piazza Matteotti, il porto e i portici di via Roma, davanti al Municipio. Tra loro sei bambini e una quarantina di donne.
Il padiglione E sarà il nuovo dormitorio dei migranti che così possono smettere di dormire in strada. Per loro, poi, tre pasti caldi al giorno (colazione, pranzo e cena), nella mensa della Caritas in viale Fra’ Ignazio che i profughi potranno raggiungere grazie ai bus messi a disposizione dal Ctm.
“Non era pensabile – dice Alessandro Cao – che questi ragazzi, le donne e i bambini continuassero a bivaccare in strada. Abbiamo assicurato loro almeno un letto e da mangiare”. Cao è il responsabile immigrazione per la Diocesi di Cagliari, nominato dal vescovo Arrigo Miglio.
Le brande sono state messe a disposizione dalla Protezione civile regionale, su richiesta del sindaco Massimo Zedda. Mobilitati anche gli scout dell’associazione Agesci. Prefettura e Questura stanno monitorando invece la sicurezza e la mobilità dei migranti.
Cao ricorda la colletta aperta. “Ci serve tutto – dice -: dall’abbigliamento alle scarpe, per uomini, donne e bambini. Ma anche detergenti e materiale per la cura della persona, dai bagnoschiuma all’occorrente per la barba. Davanti all’ingresso della Fiera, nel piazzale Marco Polo, c’è una postazione fissa dove si possono fare le consegne”. Per info: www.chiesadicagliari.it o il profilo Facebook www.facebook.com/diocesicagliari.