Torna in Sardegna Il Manifesto: lo storico quotidiano di sinistra, nato nel 1969 in origine come mensile da un gruppo d’intellettuali comunisti dopo una polemica con il Partito comunista italiano, nelle sue prime edizioni aveva Lucio Magri e Rossana Rossanda in direzione, e Luigi Pintor, Aldo Natoli, Valentino Parlato, Luciana Castellina, Lidia Menapace, Ninetta Zandegiacomi e Michele Rago in redazione. Da tempo non si trovava nella sua versione cartacea nelle edicole sarde. Da martedì sarà invece nuovamente disponibile.
“Sono molti anni, ormai quasi quattro, che siamo fuori, nostro malgrado, dalle edicole della Sicilia e della Sardegna. Una lontananza sofferta che abbiamo sempre subìto – hanno scritto dalla redazione nell’annunciare le nuove uscirte. – Di fronte alla quale non ci siamo mai rassegnati, troppo forti i legami con queste isole così vicine e mai lontane. Ma noi non molliamo. Non abbiamo mai mollato. Per questo, dal 5 giugno, abbiamo deciso di «investire» sui nostri lettori e di tornare nelle isole, con due centri stampa dedicati che ci consentiranno di arrivare in tutte le edicole. Sono tempi difficili ma pieni di interesse. Il manifesto c’è e ci deve essere. Sempre di più. La parola ora passa a voi, cari lettori”. Il Manifesto è oggi diretto da Norma Rangeri e Tommaso Di Francesco, i caporedattori sono Marco Boccitto, Micaela Bongi, Massimo Giannetti, Giulia Sbarigia, agli interni lavorano Riccardo Chiari, Roberto Ciccarelli, Andrea Fabozzi, Carlo Lania, Eleonora Martini, Daniela Preziosi, Antonio Sciotto.