Fondi ai gruppi, l’ex consigliere Sisinnio Piras chiede di patteggiare 1 anno e 8 mesi

L’ex consigliere regionale del Pdl, Sisinnio Piras, arrestato il 18 dicembre per l’inchiesta sui fondi ai gruppi e ai domiciliari dal 5 febbraio, ha chiesto di patteggiare un anno e otto mesi. Adesso spetterà al pm Marco Cocco, titolare della doppia inchiesta, accettare o meno la proposta dei legali Guido Manca Bitti e Nicola Floris. Poi, eventualmente, il processo per peculato davanti al gup. Su tutto, la Procura contesta a Piras l’organizzazione di falsi convegni nella palestra della moglie, a Villacidro.

La richiesta avanzata da Piras e dai suoi avvocati ricalca la condanna inflitta proprio dal giudice per l’udienza preliminare ad Adriano Salis. Salis è l’ex consigliere Idv finito sotto inchiesta con la prima tranche di indagini, partita nel 2009, e condannato a un anno e otto mesi lo scorso novembre. Intanto emerge che il patteggiamento di Piras è stato deciso dai suoi legali dopo un incontro in Procura nei giorni scorsi. Piras ha già restituito al gruppo dell’ex Pdl 33mila euro, soldi destinati ad attività istituzionali e invece utilizzati per fini personali. L’ex onorevole ha anche riconsegnato al partito i 4.160 euro che sono l’importo di un assegno dato da Piras a una sua collaboratrice, e dal quale poi il pidiellino avrebbe incassato poi 800 euro.

Intanto è slittata all’11 marzo la ripresa del processo ai 18 consiglieri regionali del Gruppo misto nella penultima legislatura, indagati con l’accusa di peculato per l’utilizzo dei fondi destinati al gruppo. Il perdurare della mobilitazione degli avvocati, in astensione ormai da un mese, ha fatto saltare l’udienza fissata per questa mattina.

Questa mattina, inoltre, vista la possibile riapertura del processo poi rinviato, una cinquantina di cittadini si è ritrovato fuori dal Palazzo di Giustizia per partecipare all’iniziativa “Un caffè con Ornella”, destinata a supportare Ornella Piredda, la dipendente del Consiglio regionale della Sardegna che ha consentito, con le sue rivelazioni, l’apertura delle maxi-inchieste che hanno coinvolto oltre sessanta politici di quasi tutti i partiti. La mobilitazione è nata su facebook e potrebbe esser ripetuta anche in futuro. Oltre all’udienza dell’11 marzo è già fissata anche una per il 26 marzo.

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