Finte vendite di ville in Costa Smeralda, truffa da 11 milioni di euro

Simulavano la vendita di immobili di pregio in Costa Smeralda per ricavare vantaggi fiscali milionari. Gli uomini del nucleo di polizia tributaria della Gdf di Sassari, guidati dal comandante Marco Sabatini, hanno stroncato l’attività della società Strike di Arzachena, che si occupa di intermediazioni immobiliari e avrebbe frodato il fisco per 11 milioni di euro attraverso fatture false e crediti Iva inesistenti. Si tratta di una delle più grosse frodi fiscali scoperte dalle Fiamme Gialle di Sassari. In base alle indagini coordinate dalla Procura di Tempio Pausania, l’azienda, una S.r.l. con sede in via Aldo Moro, ha emesso fatture false attraverso finte vendite di beni immobiliari di lusso, grazie a preliminari di vendita, per poter scaricare ingenti somme di Iva anche sotto forma di compensazione. In particolare la guardia di finanza di Sassari ha scoperto la vendita fittizia di una villa a Porto Cervo per un valore di circa 11 milioni di euro. L’immobile in realtà non era in vendita e apparteneva ad un proprietario ignaro di tutta la vicenda. La Gdf ha perquisito e acquisito documenti nello studio tecnico commerciale sede della società che ha emesso le fatture e anche nelle sedi delle società utilizzatrici delle fatturazioni per operazioni inesistenti, tutte con sede in Lombardia. A capo della frode era l’amministratore della Strike, un uomo di Rovato (Brescia) che è stato denunciato per emissione di fatture per operazioni inesistenti, reato che prevede una condanna penale da un minimo di un anno e mezzo a un massimo di 6 anni. Analoghe denunce sono state disposte per i destinatari delle false fatturazioni che si trovano tutti in Lombardia.

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