Finanziaria, l’Ordine dei medici: “Niente fondi per le scuole di specializzazione”

“Dalle notizie che ci arrivano dal Consiglio Regionale emerge che, per il secondo anno consecutivo, nella Finanziaria non sarebbero state stanziate risorse per i nuovi iscritti nelle scuole di specializzazione mediche“. A sollevare l’allarme, adesso che comincia l’esame della Manovra 2016 in commissione Bilancio, è Giuseppe Frau, consigliere dell’Ordine dei medici di Cagliari e dirigente del Pd.

“L’anno scorso, quando per la prima volta si è presentato il problema – prosegue la nota – abbiamo pensato a un incidente di percorso. Invece il mancato stanziamento dei fondi si è ripetuto anche in questo 2016. Non vogliamo nemmeno lontanamente pensare che si tratti di una scelta politica, che non è per nulla condivisibile”.

Frau sottolinea: “Moltissimi di noi hanno creduto nel programma elettorale del presidente Pigliaru, dove si parlava di investimenti su istruzione, formazione, ricerca, università, impresa e innovazione. Ma la scelta di non stanziare risorse per i nuovi contratti nelle scuole di specializzazione restringe progressivamente le opportunità per i giovani, tanti dei quali stanno portando le loro competenze ed energie fuori dall’Isola”.

Il medico dell’Ordine di Cagliari fa notare: “L’acquisizione di una specializzazione non è un aggiunta alla laurea, ma il suo naturale, conclusivo e irrinunciabile completamento, perché un giovane medico non ha alcuna possibilità di esercitare la professione senza aver acquisito competenze specifiche in una disciplina”.

Lo stanziamento dei fondi in Finanziaria “è necessario per garantire contratti aggiuntivi rispetto a quelli ministeriali”. Nelle scuole di specializzazione si accede infatti tramite concorso e le risorse servono per garantire un sussidio agli iscritti. “Si aggiunga – precisa Frau – che dall’anno scorso il concorso è su scala nazionale e con graduatorie uniche. I fondi regionali permettono ai medici sardi di formarsi in Sardegna”.

Quindi l’appello finale: “Questo non è il momento di tagliare, ma al contrario bisogna investire nella salute, anche per soddisfare i bisogni sanitari della popolazione sarda. Ci rivolgiamo al presidente Pigliaru e al Consiglio Regionale, per fare chiarezza sui numeri e invitare tutti ad un confronto aperto e pubblico sul futuro delle nuove generazioni di studenti, specializzandi e medici che, senza alcun dubbio, saranno determinanti per la realizzazione di ogni progetto di riforma. Investiamo sui giovani. Senza di loro non c’è alcuna prospettiva di una svolta seria nella sanità sarda”.

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