Il centro del volontariato di Gergei in cui opera Libera Sardegna, l’associazione contro le mafie, ancora nel mirino. Nei giorni scorsi qualcuno ha estirpato e fatto a pezzi 900 piante di fichi d’India che erano state messe a Su Piroi. Qui sorge il centro di incontro del volontariato, la cui struttura nel 2002 era stata confiscata alla criminalità ed è ora diventata luogo di iniziative – tra cui i campi estivi di Libera – e di incontri di associazioni che si dedicano a diffondere la cultura della legalità. I fichi d’India facevano parte di quello che è stato battezzato come campo della memoria, visto che ogni pianta portava il nome di una vittima della mafia. Il raid è avvenuto mentre i volontari erano impegnati a promuovere iniziative in vista della giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafia in programma il 21 marzo prossimo.
Tra queste anche quella prevista sabato alle 10.30 nella scuola media Brunelleschi a Porto Torres, dove lo scrittore Alberto Melis presenterà il suo libro “Da che parte stare. I bambini che diventeranno Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”. “Ormai non si tratta di episodi ma di attacchi premeditati eseguiti da chi ritiene che la presenza dei volontari in quel territorio sia di disturbo – dichiara il referente di Libera Sardegna, Giampiero Farru – La presenza di scuole, associazioni e istituzioni in quel territorio è l’affermazione concreta che qualcosa può cambiare in meglio, a partire dalla cultura e dagli atteggiamenti espressi dai giovani”. Non è infatti la prima volta che il centro di Su Piroi è oggetto di danneggiamenti: pochi mesi dopo la sua riapertura fu preso di mira dai vandali. Qualche anno fa erano state rubate le tegole dal tetto, mentre lo scorso mese di ottobre erano state danneggiate le finestre ed era stato distrutto un bagno. La nuova incursione è stata denunciata, come le altre, ai carabinieri.