Costa Smeralda, l’analisi dell’Economist: i magnati si blindano nei mega yacht

Resta la meta elegante e sicura per le vacanze extra lusso dei ricchi del mondo, ma l’aria in Costa Smeralda sta cambiando. È in sostanza ciò che ha riportato il settimanale britannico di informazione The Economist in un lungo reportage pubblicato sull’edizione cartacea e sintetizzato in un articolo nella versione digitale intitolato ‘On Italy’s Costa Smeralda, the megayachts are back (But their owners are nowhere to be seen)’, ovvero ‘In Costa Smeralda, sono tornati i megayacht. Ma i loro proprietari non si vedono da nessuna parte’.

L’inviato dell’Economist racconta: “Con le sue acque turchesi e le baie nascoste, questa regione della Sardegna nord-orientale è stata a lungo un parco giochi estivo per potentati arabi, plutocrati russi e techno-zar della Silicon Valley. Quest’anno però si trovano quasi soltanto gli italiani alla moda e non c’è traccia dei super ricchi stranieri”.

Nell’articolo si riportano le interviste a molti operatori del turismo e gestori di servizi della Costa Smeralda. “I loro yacht sono qui. Ma non escono”, dicono. Alla marina di Porto Cervo, una delle poche nel Mediterraneo che può gestire gli yacht più grandi -scrive ancora il giornalista – c’è stato un notevole aumento di imbarcazioni noleggiate di oltre 90 metri di lunghezza, per lo più prenotate dagli americani. Le baie a sud di Porto Rotondo sono cosparse di luccicanti super, mega e giga-yacht (di lunghezze superiori a 24, 50 e 80 metri rispettivamente). Eppure le tracce dei loro proprietari e noleggiatori sono scarse”.

La preoccupazione potrebbe essere quella del Covid, la Sardegna ha sperimentato un aumento particolarmente forte nell’incidenza di nuovi casi, ma forse, secondo il settimanale britannico, la ritirata era cominciata già prima.

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