Corte dei Conti: “Il sistema informativo sanitario, costato 45 milioni, è pieno di carenze”

Sul progetto del Sistema Informativo Sanitario integrato regionale (Sisar) emergono “gravi carenze e criticità sia nella fase di studio preliminare della fattibilità del progetto, sia nell’elaborazione del bando di gara, del capitolato e del disciplinare, sia nella fase della valutazione dell’offerta tecnica dell’aggiudicatario”. È quasi una bocciatura a tutto tondo quella della sezione regionale di controllo per la Sardegna della Corte dei Conti, che oggi ha tenuto l’adunanza pubblica sul progetto Sisar, che è costato complessivamente alle casse pubbliche oltre 44,6 milioni di euro dal 2007 ad oggi. Proprio su questo tema la Corte rimarca la “sottovalutazione degli effetti negativi sulla tempistica di realizzazione del progetto e sui relativi costi”.

Dalla relazione del consigliere Lucia d’Ambrosio si evince che il contratto originario per realizzare un sistema informativo sanitario tra la Regione e le undici aziende sanitarie e ospedaliere per la programmazione, il controllo e l’organizzazione delle attività, prevedeva la spesa di quasi 24 milioni di euro e che dal 2011 al 2012 sono stati attivati servizi estensivi (3,3 mln) e nuovi contratti (9,8 mln) che hanno portato a impegnare risorse pari a 36,987 milioni a favore dell’aggiudicatario dell’appalto: la riunione temporanea di imprese costituita da Engineering Spa e da Telecom Italia Spa. Gli impegni di spesa al 31 dicembre 2013 sono poi lievitati a 44,666 milioni relativamente anche agli affidamenti in house a SardegnaIT, che ha assunto la direzione dei lavori, ha acquisito nuove infrastrutture e ha espletato il tutoraggio sul centro unico di prenotazione web. Nonostante queste risorse viene rilevato che “sul piano dell’utilizzo in concreto del Sistema da parte delle Aziende, nonostante i passi avanti, resta ancora molto lavoro da fare. A fine 2013 – si legge nella relazione – emerge ancora una situazione complessiva di implementazione ed utilizzo degli applicativi e dei moduli incompleta e non omogenea nelle diverse realtà aziendali”. Oltre ad adeguare i sistemi informatici dovrebbe essere formato il personale delle Asl, Aou e Aob.

 

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