Trentanove studenti dell’Università di Sassari, in Spagna per il progetto di mobilità studentesca Erasmus, sono approdati a Porto Torres da Barcellona. Negli ultimi giorni, quando è emerso con chiarezza che l’emergenza coronavirus è una questione europea e non solo italiana, la loro situazione si era fatta complicata a causa della sospensione dei collegamenti e della difficoltà di tornare in Sardegna, chiusa agli ingressi dall’esterno per far fronte all’aumento dei contagi.
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Della vicenda si sono occupati direttamente il rettore dell’Ateneo sassarese, Massimo Carpinelli, e l’Ufficio relazioni internazionali. Sono stati coinvolti l’Ambasciata italiana a Madrid, la Prefettura di Sassari, la presidenza della Regione Sardegna, le autorità sanitarie e di pubblica sicurezza. Grazie all’impegno di tutti l’operazione è riuscita e gli studenti sono tornati a casa, dove dovranno trascorrere una quarantena in isolamento totale per 14 giorni.
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“Ringraziamo l’Università e in particolare l’Ufficio relazioni internazionali, in questo momento di sconforto non ci hanno lasciati soli”, dicono gli studenti e le studentesse, ai quali l’ateneo rimborserà le spese di viaggio. Complessivamente i ragazzi di Sassari in giro per l’Europa con Erasmus sono 470, ma la maggior parte di loro al momento ha scelto di restare all’estero.