La legge sul riordino del comparto ippico ed equestre in Sardegna non è stata impugnata. Nella seduta del Consiglio dei ministri riunito ieri mattina, il Governo di Giorgia Meloni, su proposta del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato trentasette leggi regionali, per le quali non è stata deliberata l’impugnazione. Fra queste, appunto, c’era anche la legge della Regione Sardegna n. 15 del 24/11/2023, approvata dal consiglio regionale lo scorso novembre.
Previsto anche il sostegno, anche attraverso montepremi, agli ippodromi sardi riconosciuti dal ministero dell’Agricoltura. Ok anche per l’articolo 4 “Istituzione dell’agenzia Asvi Sardegna” e l’emendamento che rimanda al 1° gennaio del 2024 l’assunzione da parte dell’Agenzia per lo sviluppo ippico delle competenze già derivate all’agenzia Agris dall’Istituto di incremento ippico. Con la nuova legge vengono poi introdotte misure riguardanti la promozione e la tutela del turismo equestre e manifestazioni della tradizione popolare, l’istituzione del Registro di accoglienza stallaggio identificando i centri ippici e le strutture ricettive ed enogastronomiche lungo il percorso delle ippovie, la co-terapia assistita mediante l’impiego del cavallo e dell’asino.