Cagliaritani a scuola di anticorruzione. Sotto la lente i lavori della nuova ‘metro’

Uno sguardo fisso su verbali, bandi di gara e documenti pubblici spesso ‘incomprensibili’ per i non addetti ai lavori. Le mani su smartphone e pc per creare open data, infografiche e blog per rivelare agli occhi dei più quello che c’è ma spesso non si vede. E che in alcuni casi può nascondere operazioni poco trasparenti. A Cagliari si va a lezione di anticorruzione. Alcuni giorni fa c’è stato il primo incontro della scuola di monitoraggio civico di Transparency International Italia, sezione italiana di un’organizzazione diffusa in oltre cento Paesi nel mondo che ha il compito di scovare e contrastare episodi di corruzione. Lo fa con studi, incontri pubblici, convegni in scuole e università. Anche con operazioni di monitoraggio civico come quella avviata in città.

Il punto di partenza sono i lavori di costruzione della nuova tratta della metropolitana leggera (sotto il plastico) tra piazza Repubblica e la stazione ferroviaria di piazza Matteotti. Questa iniziativa, che fa parte del progetto Integrity Pacts: Civil Control Mechanisms for safeguarding EU funds lanciato dalla Commissione europea, finora ha visto il coinvolgimento dell’associazione anticorruzione nel monitorare le diverse fasi dell’appalto. “Ora ci apriamo a tutti i cittadini – fanno sapere dall’associazione – martedì trenta persone hanno partecipato gratuitamente a questa prima giornata di formazione che aveva lo scopo di coinvolgere proprio coloro che saranno interessati dai lavori in corso, per fornirgli gli strumenti e le conoscenze di base per seguire da vicino l’opera e per far sentire la propria voce qualora vengano a conoscenza o sospettino irregolarità nell’esecuzione”. Tra le principali tematiche affrontate: codice degli appalti, whistleblowing, accesso alle informazioni.

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“Il monitoraggio della metropolitana leggera di Cagliari ci ha permesso di accedere ai documenti di tutte le fasi di gara, a partire dall’analisi dei bisogni fino all’attuale fase di preparazione del progetto esecutivo da parte del consorzio Integra Società Cooperativa, vincitore del bando – spiega Chiara Putaturo, project officer di Transparency -. La collaborazione è stata fino ad ora positiva, Arst ha riconosciuto di aver introdotto maggior trasparenza nelle comunicazioni, mentre stiamo lavorando per creare maggiori occasioni di coinvolgimento della cittadinanza, ed in questo si inserisce la scuola di monitoraggio civico”.

È tutto online. Sul sito Monitor Appalti è presente un dossier che documenta passo dopo passo l’iter dell’appalto. C’è anche il verbale della conferenza di servizi del 31 luglio 2018 dal quale si scopre che “a causa dei ritardi accumulati” la metro non sarà pronta prima di aprile 2021. “La scuola di monitoraggio – prosegue Paola Dottor dell’ufficio comunicazione – ci permette di coinvolgere in modo attivo i cittadini della di Cagliari su un progetto che tocca direttamente la vita di tutti i giorni. La nuova tratta della metropolitana è un’opera importante. Fornire gli strumenti per informarsi sui lavori e agire in caso di mancata trasparenza o per la presenza di un illecito è un’opportunità di partecipazione che avvicina alla cosa pubblica”.

A occuparsi di Open Data, in italiano ‘dati aperti’ cioè fruibili e utilizzabili liberamente, è l’associazione Sardinia Open Data che accompagnerà i cittadini nelle vie della metro del futuro. “Organizzeremo un mapping party – spiega Daniela Casula – un evento durante il quale ci si ritrova in un determinato luogo per mapparlo tutti insieme. È un’attività che coinvolge i partecipanti in un’azione civica semplice ma efficace. Si mappa il territorio con il Gps degli smartphone e un’apposita applicazione o con un taccuino per segnare punti di interesse e informazioni. I dati mappati vengono poi inseriti su OpenStreetMap, la mappa open source più famosa al mondo, e diventano dati aperti disponibili all’utilizzo dell’intera collettività. In particolare – prosegue – analizzeremo lo stato dell’arte a lavori non ancora iniziati, quindi indagheremo quali saranno le strade interessate, dove verranno posizionate le fermate, quali elementi esistono attualmente e quali sono previsti da progetto, e in che modo questo grande cambiamento per la viabilità cittadina interesserà la popolazione: con i lavori di realizzazione prima, e con il passaggio della nuova linea poi. Il mapping sarà ripetibile anche a lavori in corso e a lavori ultimati, in questo modo potremo confrontare i dati e aggiornare la mappa collaborativa”.

Per l’associazione l’utilizzo degli open data nei territori “è una sfida e un grande impegno che coinvolge le istituzioni e noi tutti: stimola le prime ad aumentare l’apertura dei propri dati e sensibilizza i cittadini al proporsi in prima persona per produrre, e liberare, dati utili a loro stessi, senza aspettare che siano sempre le amministrazioni a farlo”.

Andrea Deidda

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