Svolta nel giallo della piccola Esperanza la bimba rom scomparsa da Cagliari lo scorso 23 dicembre. Ad ucciderla, soffocandola, sarebbe stata la madre. Dragana Ahmetovic, in carcere da cinque mesi, avrebbe ammesso le proprie responsabilità: “Ho ucciso io Esperanza, ho perso la testa”. Queste le dichiarazioni rese davanti al pm e riportate questa mattina dal quotidiano L’Unione Sarda. All’origine del gesto potrebbe esserci un periodo di depressione della donna.
Potrebbe essere questo l’ultimo capitolo di una vicenda sulla quale nel tempo si sono susseguite varie versioni. Tutto comincia con la notizia dell’incendio di un furgone alla periferia del capoluogo, al Villaggio Pescatori. È in questa circostanza che la bimba sparisce. Prima si pensa che sia morta tra le fiamme, poi i genitori ipotizzano un sequestro di persona ma la pista della polizia è un’altra: a distanza di un mese entrambi vengono arrestati con l’accusa di omicidio. Ad incastrare Slavko Seferovic e la moglie alcune intercettazioni. Durante i dialoghi i due pianificano la versione da dare agli investigatori, che però cambierà diverse volte senza mai dare risposte chiare sulle modalità della morte e nemmeno su dove si trovasse il corpo della piccola. Che non è stato ancora trovato.
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