Bimba morta a Sassari, l’azienda ospedaliera: “Nessun nesso con le cure”

Nessun nesso fra l’arresto cardiaco che ha provocato la morte di Alessia Murgia, la bambina di appena tre mesi deceduta lunedì scorso nella Clinica pediatrica dall’Azienda ospedaliero universitaria (Aou) di Sassari, e il prelievo cui è stata sottoposta dalle infermiere del reparto. Sarebbe questa, secondo alcune indiscrezioni, la conclusione cui è giunta l’indagine interna condotta dall’Aou. I vertici dell’azienda sarebbero in possesso di una relazione dettagliata che tenderebbe a negare la versione fornita dai genitori della piccola, Gianluca Murgia, di 41 anni, e Tiziana Spanu, di 35, che vivono a Uri (Sassari) con altre due figlie di 13 e di 8 anni.

“Le hanno inserito un ago in vena e il suo cuore fragile ha ceduto”, è l’accusa mossa dal babbo. La bambina era affetta sin dalla nascita da una grave cardiopatia congenita a causa della quale ha subito diversi interventi chirurgici al Gaslini di Genova. Era tornata a casa lo scorso 27 aprile, e in seguito a ulteriori complicazioni è stata ricoverata nel reparto di Sassari la sera di domenica 28 maggio. La mattina seguente, alle 8, il suo cuore ha cessato di battere. Padre e madre della piccola e sfortunata paziente hanno raccontato di essersi opposti a quell’iniezione, e di aver denunciato i fatti ai carabinieri dopo il decesso, dando il via all’inchiesta della Procura che ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche e l’autopsia sul corpo della bimba. Al momento non ci sono iscritti sul registro degli indagati: solo la perizia medico-legale potrà stabilire le cause del decesso.

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share