Assalti ai portavalori, la banda sarda progettava un colpo anche nel Lazio

C’era anche un colpo in preparazione nel Lazio tra gli obiettivi della banda paramilitare specializzata in assalti a portavalori, sgominata nei giorni scorsi in un’operazione congiunta Polizia-Guardia di finanza coordinata dalla Dda di Cagliari. Lo si apprende dalle 332 pagine del decreto di fermo che ha portato in carcere complessivamente 20 persone. Il 14 agosto del 2015 vengono intercettati Giovanni Olianas, vicesindaco di Villagrande Strisaili, in Ogliastra, considerato la mente dell’organizzazione, e Fabrizio Manca, anche lui tra i fermati. I due parlano a lungo dell’idea di un assalto a un portavalori a Latina e Ostia, proponendo di agire “nel giorno delle pensioni”. “Tiro fuori quelle armi”, dice Manca a Olianas, facendo capire di essere pronto ad agire. Nella stessa conversazione i due parlano anche di un altro possibile obiettivo: un bancomat a Castiadas, in provincia di Cagliari. “Quasi quasi con te buttiamo giù quel bancomat a Castiadas – dice Manca – perché quello va bene, va bene a buttarlo dentro con una terna… Quasi quasi”.

Intanto Giovanni Olianas resterà in cella. Il Gip del tribunale di Lanusei, Paola Murru, ha convalidato il fermo e applicato la misura cautelare in carcere. Analogo provvedimento per i suoi due fratelli, Gianluigi e Carlo Olianas, di 53 e 43 anni, e per Fabrizio Manca. Fermo convalidato anche per Pietro Paolo Lotto, 48 anni, ma il giudice ha emesso per lui una misura meno restrittiva, ovvero l’obbligo di dimora nel suo comune, a Villagrande. Lotto, infatti, non sarebbe coinvolto direttamente negli assalti ai portavalori, ma nel traffico di droga su cui la banda investiva i soldi delle rapine.

Leggi anche: Assalti portavalori, scena muta di Giovanni Olianas di fronte al Gip

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share