Arselle contaminate dalla biotossina mortale: 5 denunce e 14 sanzioni

Nella laguna cagliaritana di Santa Gilla, dove la biotossina Psp, che è mortale, ha superato di otto volte il limite consentito, i controlli erano massimi contro la pesca abusiva di molluschi. E infatti oggi gli uomini della Forestale hanno sequestrato 150 chili di arselle (nella foto una parte) che non si sarebbe dovute prendere per via dello stop scattato nei giorni scorsi.

All’operazione hanno lavorato le squadre delle stazioni forestali di Cagliari, Capoterra e Sinnai: sono scattate cinque denunce per “inosservanza dei provvedimenti dell’autorità (articolo 650 del Codice penale)”, si legge in una nota diffusa dalla Regione, visto che è stata violata l’ordinanza con la quale il Servizio igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche della Ats-Assl del capoluogo aveva bloccato la raccolta dei molluschi. La Forestale ha anche firmato “14 verbali di contestazione di violazione amministrativa per l’esercizio abusivo di pesca in zona sottoposta a concessione”.

Dalla Regione spiegano ancora: “L’operazione portata termine dal Corpo Forestale, oltre che tutelare la laguna di Santa Gilla, ha conseguito il risultato di proteggere la salute delle persone. Le arselle sequestrate, una volta immesse nel mercato clandestino, avrebbero determinato un serio pericolo per la sicurezza alimentare”. Quindi l’appello che l’altro giorno, a Sardinia Post, ha lanciato anche il veterinario Alberto Mura, dirigente del Servizio della Ats-Assl. “Si chiede ai consumatori – conclude la nota dell’assessorato all’Ambiente – di astenersi dall’acquistare cozze e arselle al di fuori dei rivenditori autorizzati e di controllare comunque che ogni confezione sia sigillata e contenente l’etichetta recante la data, il luogo di raccolta, la classe dell’allevamento (A o B), nonché l’avvenuto controllo dell’apposito Centro di smistamento molluschi. Si fa presente che il consumo di cozze o arselle contaminate potrebbe cagionare gravi pregiudizi alla salute”.

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