Ancora sindaci nel mirino, bruciata l’auto del primo cittadino di Cuglieri

Ancora una volta in Sardegna si registra un attentato ai danni di un amministratore locale. Nel mirino dei malviventi, in questo caso, è finito il sindaco di Cuglieri, nell’oristanese, Giovanni Panichi, 67 anni. Qualcuno ha incendiato la sua automobile parcheggiata in centro a Cuglieri dove era in corso la manifestazione Sardinia Anima Mundi. La vettura, una Land Rover, è stata parzialmente danneggiata.

L’episodio, secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, è avvenuto ieri intorno alle 23. La Land Rover del primo cittadino era parcheggiata in viale Regina Margherita, in pieno centro. Il sindaco stava seguendo la manifestazione cittadina. Qualcuno, forse utilizzando del liquido infiammabile, ha incendiato la parte anteriore del veicolo. Poi è fuggito. Alcune persone che transitavano nella zona si sono accorte dell’incendio, facendo scattare l’allarme. Sul posto sono arrivate le squadre dei vigili del fuoco di Macomer. Il rogo, intanto, era stato già domato dai cittadini. La vettura, fortunatamente, non è andata completamente distrutta.  Al momento sono sconosciute le ragioni del gesto.

Il sindaco, in carica dal giugno scorso, questa mattina è andato in caserma dai carabinieri della Compagnia di Ghilarza per presentare la denuncia. “È un episodio da condannare, un atto che non riusciamo a spiegarci – ha sottolineato il vicesindaco Bruno Pibiri raggiunto telefonicamente dall’Ansa – era una giornata di festa, la manifestazione stava animando il centro storico cittadino. Non riusciamo a capire le ragioni di tale azione, la nostra amministrazione è aperte a tutti”.

“La popolazione di Cuglieri si dissocia totalmente dal grave atto vandalico avvenuto la scorsa notte ed esprime vicinanza e solidarietà al sindaco Gianni Panichi. Si ringrazia tutta l’Amministrazione per l’impegno e per il lavoro svolto fino a ora”. E’ il testo del manifestino affisso dai cittadini sulle porte di molte abitazioni di Cuglieri. “Quando ho visto i manifesti mi sono commosso – confessa il sindaco raggiunto telefonicamente dall’ANSA – mi ha reso orgoglioso e felice per la vicinanza che i cittadini mi hanno dimostrato. Sto girando in queste ore tra le strade del paese tutti mi stanno dimostrando il loro affetto”. Il primo cittadino non sa spiegarsi le ragioni dell’intimidazione. “Non so chi possa essere stato – sottolinea – di sicuro l’autore ha fatto del male agli abitanti di Cuglieri, la festa comunque continua con lo stesso animo e la stessa forza”, promette Panichi a proposito della grande kermesse Sardinia Anima Mundi che in questi giorni anima il paese. “E’ un momento bellissimo – racconta il sindaco – le antiche case sono state aperte dai proprietari che offrono un bicchiere di vino o altre pietanze come si faceva un tempo. Tutti sono coinvolti e felici, quindi non credo che ci sia in questa manifestazione un movente. M spiace che un gesto di un folle stia denigrando tutto il paese”. “Il mio Comune è sempre aperto a tutti – dice ancora Panichi – la gente di Cuglieri è gente tranquilla ma forse c’è chi non la pensa come noi, è una minoranza che combatteremo. Andremo avanti – assicura – non si può mollare soprattutto in questi momenti, i denigratori non vinceranno. Possono bruciarmi anche l’altra auto, male che va andrò a piedi”.

“Non vi sono ormai più parole per esprimere lo sdegno e la condanna per questo nuovo attentato ai danni di un amministratore locale. Ancora una volta bisogna richiamare la necessità di uno scatto della coscienza civile delle nostre comunità contro il ricorso alla violenza, all’intimidazione e contro questo stillicidio di atti vili e incivili”, lo hanno dichiarato il presidente ed il direttore di Anci Sardegna, Pier Sandro Scano e Umberto Oppus, esprimendo solidarietà al sindaco di Cuglieri. “Ancora una volta ribadiamo l’urgenza di rafforzare l’intelligence e il presidio territoriale – hanno sottolineato – e di potenziare la collaborazione fra le istituzioni per una cultura della legalità. Rivolgiamo anche un forte incoraggiamento alle forze del’ordine a compiere ogni sforzo per individuare qualcuno dei responsabili di questi atti e per assicurarlo alla giustizia”.

“Ancora una volta ci troviamo a condannare fermamente un gesto inaccettabile, ma anche a ribadire che chi si nasconde dietro tanta vigliaccheria non può e non deve farci paura”. Così il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, dopo l’attentato subito dal sindaco di Cuglieri. “L’atto intimidatorio di cui è stato vittima il sindaco Panichi, al quale va la solidarietà di tutta la Giunta regionale, arriva al termine di un anno segnato da molti, troppi vili attacchi indirizzati a rappresentanti delle istituzioni nel territorio – sottolinea il presidente Pigliaru -. Crediamo che la videosorveglianza sia uno strumento di controllo e dissuasione prezioso e per questo abbiamo investito risorse ed energie in questa direzione, accelerando il più possibile i tempi. Le risorse per la realizzazione sono state trasferite a molti Comuni, che già lavorano alla progettazione e stimano di poter completare le opere entro il 2017”.

La vicinanza della Giunta regionale è stata espressa a Giovanni Panichi e a tutta la comunità di Cuglieri anche dall’assessore degli Enti Locali, Cristiano Erriu, che lo ha raggiunto telefonicamente, e che dà testimonianza di “un amministratore coraggioso, deciso a non farsi da parte e a reagire con fermezza. Il sindaco Panichi mi ha riferito di aver trascorso la giornata tra i suoi concittadini ricevendo continui attestati di solidarietà”, precisa Erriu.

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