La gara d’appalto per il nuovo project financing del cimitero di Sassari è da rifare. Lo stabilisce una delibera dell’Anac, che bacchetta il Comune e lo richiama al rispetto delle norme su anticorruzione, concorrenza e trasparenza. In particolare l’Autorità nazionale anticorruzione, presieduta da Raffaele Cantone, contesta quattro punti della gara da 65milioni di euro. In particolare viene messo in rilievo che “la documentazione pubblicata non dà evidenza del preventivo inserimento del progetto di fattibilità nei documenti di programmazione del Comune, che nel bando non è specificato che il promotore può esercitare il diritto di prelazione, che non è specificata la possibilità di presentare servizi analoghi, in violazione del principio di concorrenza e che è data la possibilità al concessionario di proporre, a titolo oneroso per l’utenza, arredi funebri per i manufatti cimiteriali, così da uniformare le tipologie e l’immagine del cimitero, facoltà vietata dalla normativa regionale”.
Rispetto alle contestazioni, il Comune ha già modificato il bando per evitare che l’Anac lo impugnasse davanti al Tar. La gara è stata ripubblicata e la scadenza per la presentazione delle offerte è stata fissata al 21 novembre.