È cominciato questa mattina a Roma, in piazza Montecitorio, davanti alla Camera, il presidio silenzioso delle associazioni dei familiari dei militari e civili del comparto Difesa e della sicurezza nazionale esposti e vittime dell’amianto e altri fattori nocivi (Afea). In piazza il presidente nazionale, Pietro Serarcangeli, e quello della Sardegna, Salvatore Garau, che ha iniziato, come preannunciato, lo sciopero della fame. Si tratta di una protesta estrema che proseguirà ad oltranza. Garau è arrivato in piazza poco prima delle 12 con un piccolo cartello al collo che reca la scritta “In silenzioso sciopero della fame per essere ascoltati”. E domani si replica con la protesta che si espanderà con la mobilitazione generale, indetta dal Coordinamento amianto pro comparto difesa (Cad) e la partecipazione di associazioni, familiari del personale attivo e dei militari in congedo. L’obiettivo è sollecitare il Governo e al Parlamento ad approvare una legge “giusta, equa e chiara che superi le norme attuali”.
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