Ancora un passo avanti nella trattativa fra Alcoa e Glencore per la cessione dello stabilimento di Portovesme. Questa mattina a Roma si è tenuto un incontro al ministero per lo Sviluppo economico tra rappresentanti dei sindacati nazionali e territoriali, presidenza della Regione Sardegna e viceministro Claudio De Vincenti. Nel corso dell’incontro si è fatto il punto sulla riunione negli Usa fra i vertici aziendali di Alcoa e Glencore, del 10 dicembre scorso, in cui è stata fissata, per la metà di gennaio, la data in cui le due aziende si incontreranno nuovamente per affrontare tutti gli aspetti della cessione dello Smelter.
I sindacati Fiom, Uilm, Fsm, Cub e le Rsu hanno chiesto al Governo di vigilare sulla trattativa affinché non venga allungata “artificiosamente”. Dal canto loro Alcoa e Glencore hanno invece chiesto che vengano chiarite le questioni ambientali pregresse legate all’azienda. Inoltre il Governo, evidenziano i sindacati, si è impegnato “affinché gli organici dello stabilimento licenziati nel dicembre 2014 siano collegati alla eventuale ripartenza dello Smelter”. Cauto ottimismo tra i sindacati. “La trattativa va avanti – ha evidenziato Daniela Piras della Uilm – siamo fiduciosi che il Governo stia intervenendo attivamente affinché la trattativa si risolva in maniera positiva nel breve tempo. Abbiamo chiesto garanzie per i lavoratori diretti e indiretti ormai licenziati. Questo avverrà tramite un accordo che prevede alla ripartenza dello Smelter che i lavoratori vengano attinti da quegli elenchi”. Guarda a tutto il territorio del Sulcis il segretario nazionale Uilm, Mario Ghini: “Le attività che partiranno nel Sulcis dovranno tener conto della profonda crisi in cui versa il territorio, partendo anche dai lavoratori che sono fuoriusciti dal ciclo produttivo dello stabilimento. Siamo disposti a discutere per risolvere ogni difficoltà che si dovesse incontrare da qui alla soluzione positiva della vertenza”.