Alcoa, stop alla trattativa con Klesch. Ma la pista Glencore è ancora aperta

Dopo l’incontro al Mise sulla vertenza Alcoa sembra emergere un fatto importante: la trattativa con Klesch registra uno stop, forse definitivo. Secondo i sindacati è giunta al termine senza esito alcuno. Allo stesso tempo proseguono le interlocuzioni con la Glencore, in particolare sulle tariffe dell’energia e sulla loro durata. Ras e Governo sono al lavoro per costruire un memorandum su entrambi gli aspetti, e il documento dovrebbe essere pronto ad agosto. A quel punto Glencore presenterà una lettera d’intenti dando ufficialmente avvio alla trattativa per l’acquisto dello stabilimento. Il Governo, da parte sua, è disponibile a cofinanziare il riavvio della fabbrica con una cifra ancora non quantificata. Ancora nessuna risposta invece sul fronte degli ammortizzatori sociali per i lavoratori delle imprese d’appalto.

”Siamo di fatto al tramonto dell’ipotesi Klesch ma c’è una novità positiva che è l’intervento di un importante produttore di energia disposto a entrare in un progetto per dare una prospettiva concreta allo stabilimento di Portovesme”. Lo afferma il coordinatore della Fiom-Cgil per la siderurgia, Gianni Venturi, ricordando che i lavoratori sono all’80esimo giorno di presidio ininterrotto. ”L’incontro di oggi poteva andare peggio, abbiamo avuto elementi di chiarezza in più”, osserva il sindacalista. Dai sindacati è arrivata la disponibilità ad andare oltre il termine del 31 luglio che era stato posto dal ministero dello Sviluppo per l’avvio della fase stringente della trattativa con Glencore, che potrebbe arrivare il mese prossimo. Intanto l’Alcoa ha garantito che coprirà i costi di restarting e le condizioni tecniche per il riavvio degli impianti fino alla fine dell’anno.

Secondo il segretario nazionale Fim Cisl Marco Bentivogli la trattativa con Glencore ”è in una fase delicata” e nei prossimi giorni si tenterà di gettare le basi per il memorandum of understanding per avviare la trattativa con Alcoa. ”Non gettare la spugna, ognuno faccia la sua parte”, è l’appello del sindacalista. Il dialogo con Glencore è in corso di approfondimento sugli strumenti per assicurare un costo dell’energia che garantisca la competitività dello stabilimento. Il confronto proseguirà mercoledì 29 al Mise con una riunione della task force tra i sindacati, la Regione Sardegna, la presidenza del Consiglio e il ministro del Lavoro.

”Malgrado gli sforzi compiuti finora Alcoa non ha ancora ricevuto un’offerta formale per l’impianto di Portovesme, né un valido piano industriale, condizione che riteniamo essenziale per la vendita”. E’ quanto afferma l’azienda in una nota ribadendo ”che il periodo di manutenzione terminerà il 31 luglio 2014”. ”Questo non pregiudica – per Alcoa – la possibilità di trasferire lo smelter ad un altro operatore affidabile”. E ribadisce il “forte interesse” da parte di Glencore. L’azienda rivendica di aver già esteso due volte la scadenza per mantenere l’impianto in condizioni che consentono la ripresa delle attività ed essere ”rimasti disponibili a negoziare la vendita per oltre due anni”. ”Continueremo a tenere fede agli impegni presi nei confronti dei nostri dipendenti, agendo in buona fede così come abbiamo sempre fatto”, conclude l’Alcoa. Per il sottosegretario De Vincenti, la trattativa è complessa, anche se si registrano dei passi avanti.

Carlo Martinelli

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